Cosenza. Le selezioni pubbliche di Franz sono “bellissime”: non solo la nuora, pure la segretaria

Ormai da qualche giorno in decine di chat cosentine stavano girando le graduatorie finali di “merito” delle selezioni pubbliche del Comune di Cosenza per l’assunzione – per 3 anni – di 12 figure di istruttore direttivo amministrativo e per l’assunzione – sempre per 3 anni – di 3 figure di istruttore amministrativo. Insomma, 15 posti che sicuramente sono stati molto “combattuti” tra le paranze della malapolitica rigorosamente unita e bipartisan.

Le “raccomandate eccellenti” sono due e sono entrambe nostre vecchie “clienti” del sottobosco della politica locale. Una, tuttavia, è legata da imbarazzanti vincoli di parentela con l’attuale sindaco, dal momento che si tratta di Rita Rocchetti, moglie di Mattia Caruso, figlio del primo cittadino. Dunque, stiamo parlando della nuora di Franz, che – come dicevamo – è una nostra vecchia conoscenza fin dai tempi delle “bellissime clientele” di Mario Occhiuto. Eh sì, perché la signora Rocchetti in Caruso viene proprio dalle truppe cammellate del Cazzaro: nel 2016 era tra le candidate di una lista a sostegno di Occhiuto che non a caso portava il nome di “Cosenza Bellissima”. E in cambio era stata inserita tra le “preferite” del sultano, pardon del Cazzaro…

Ora, noi non abbiamo nessun dubbio che la signora Rocchetti sia una bravissima professionista e non c’è nulla di illegale nel fatto che figuri al secondo posto della graduatoria finale di merito della selezione per istruttore direttivo amministrativo ma è del tutto evidente che sarebbe stato il caso di evitare di partecipare a questo concorso per semplicissimi motivi di opportunità politica. Perché, in questo modo, siamo davvero al livello di Cetto Laqualunque…

Ma torniamo al periodo occhiutiano di Rita Rocchetti e andiamo alla genesi della sue professione. Nel 2017 Il Ministero del Lavoro aveva stanziato un botto di soldi per finanziare bandi e misure di “contrasto alla povertà”: Misure SIA e Sostegno per l’Inclusione Attiva (ex REI). Quando il Cazzaro vede soldi è come “la Banda Bassotti nel fumetto di Topolino”, gli si illuminano gli occhi! Intravede subito un’opportunità per i suoi traffici e per sfruttare ogni occasione per dare contentini ai suoi lecchini. Sguinzaglia allora il suo scendiletto preferito, Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi, che si mette subito a lavoro.

Fatto il Bando, ecco subito confezionato un progettino per i suoi scopi.
“Con Decreto del Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.120 del 6 aprile 2017 è stata ammessa a finanziamento del Fondo Sociale Europeo la proposta progettuale per l’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva del Comune di Cosenza e di altri comuni dell’ambito territoriale 1”. Il bando prevede che per l’annualità 2019-20120 si debbano assumere professionisti per combattere la povertà e la conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Ambito 1 (Mendicino e altri) conferiscono “al Comune capo ambito (Cosenza) di procedere celermente all’acquisizione tramite procedure selettive (assunzioni a tempo determinato) di professionisti per l’affidamento di incarichi professionali per l’attuazione di servizi a favore dei nuclei familiari beneficiari del SIA. Ecco lo scopo, assumiamo clienti pronti a votarci e farci votare.

Giuseppe Nardi

Ma quanti “professionisti”? Chiede Nardi al Capo. “Il massimo che possiamo, che cacchio di domande fai?” gridava il Cazzaro. Così con la Determina n. 106 pubblicata il 19/01/2018, l’uomo-zainetto decide di “approvare lo schema di “Avviso Pubblico” per la costituzione di un elenco Distrettuale di professionisti e lo “schema della domanda”. Ma soprattutto “di dare atto che la costituzione della Long List (termini sempre per non far capire nulla)”. Altrimenti come “infiliamo” i più lecchini?

A questo punto, direte voi, chissà quante domande arriveranno vista la “massima diffusione che si doveva dare all’avviso pubblico”. E invece no, ne sono arrivate poche, esattamente “sono pervenute n. 237 domande di altrettanti concorrenti per le figure professioni richieste nell’avviso sopra citato, di cui n. 222 nei termini previsti, n. 13 pervenute fuori termine n. 2 prive di allegati”.

Ma come? Solo 200 domande e per quanti posti per gli anni 2019 e 2020 ?
Eccoli tutti: 14 assistenti sociali per il 2019 e 23 per il 2020, così da assolvere l’obbligo di legge di 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti, 2 amministrativi, 5 educatori professionali, 1 mediatore culturale, 1 consulente del lavoro; 1 esperto in monitoraggio e rendicontazione. Questo esercito al fine di “Rafforzamento dell’equipe multidisciplinare integrata (sociale – lavoro – sanità nei casi di pertinenza) in grado di sostenere i servizi sociali territoriali in tutti il processo descritto “dall’accoglimento della domanda del cittadino richiedente, fino alla realizzazione di un progetto complessivo sul nucleo familiare finalizzato al superamento della condizione di povertà, all’inserimento lavorativo ed all’inclusione sociale di tutti i suoi componenti”. Ma soprattutto “non prevede la predisposizione di graduatorie, attribuzioni di punteggio o altre classificazioni in merito”. Musica per le orecchie del Cazzaro: “Cosi assumiamo chi vogliamo noi, e senza alcuna selezione. Vincoli assurdi: punteggi, graduatorie, meriti, titoli. Regole e Leggi inutili e pretestuose… Cazzu cazzu iu iu…”. 

Rita Rocchetti

E così avevamo scoperto che tra i “miracolati” c’era la Signorina Bellissima candidata a Cosenza Bellissima (altra lista a sostegno del cazzaro), Rita Rocchetti. In effetti siamo davanti ad una bellezza incontestabile. Indubbiamente rafforzata dal fatto che da qualche tempo è diventata la moglie del rampollo dell’attuale sindaco Franz Caruso… quindi sua nuora… E il testimone di nozze dello sposo è stato il segretario di Robertino, sì proprio lui, il fratello furbo e parassita del Cazzaro. E poi dicono che sono incompatibili!

Ma non è finita qui. Basta leggere bene la famosa Long List e subito ci si rende conto che è una “longa lingua” per i lecchini. Candidati e compari, amici degli amici e figli di personalità politiche “dei miei stivali”. E qualcuno di quegli stessi soggetti risulta – ma guarda un po’ quanto è piccolo il mondo – nella graduatoria appena sfornata dal Comune. Da Occhiuto a Caruso una continuità oseremmo dire di “geometrica potenza”.
Eccone alcuni: Tamburi Giorgio Domenico – definito vicinissimo agli Occhiuto per usare un eufemismo e addirittura primo… – e Giardini Cinzia. Ma è la stessa Cinzia Giardini, moglie di Massimo Celestino candidato in Cosenza Positiva, la lista di Orsomarso alle comunali del 2016? Certo! E c’è pure Massimo Veltri, marito di Azzurra, della Azzurra Ballet School di Cosenza che ha sempre molto lavorato al Comune di Cosenza. Massimo è stato candidato anche lui nella lista di “Cosenza in Alto”, quella fatta da Carmine Potestio e che ha fatto eleggere il consigliere Cairo. E tra i “raccomandati” ci segnalano anche Luigi Ferraro, pure lui tra i candidati del 2016 in “Cosenza Bellissima”. Così, giusto per non lasciare sola la “bellissima”. E sicuramente ci saranno altri vincoli che presto verranno fuori anche per gli altri fortunati vincitori.

Ed eccoci alla seconda “raccomandata eccellente” e qui ci si apre veramente un mondo a parte. Il 31 gennaio 2024, il sindaco Caruso o se preferite in questo caso “Rattuso” che fa anche rima, ha firmato il decreto n. 551/2024 con il quale attribuiva un incarico gratuito inerente allo “svolgimento di attività di segreteria e di assistenza agli organi istituzionali e di governo” alla signora Fiorella Carolina Crivari. E tutti ma proprio tutti avevano capito già un anno fa che si attendeva la preparazione di un bando di concorso ad hoc per la signora. In realtà, pensavamo che per Fiorella si fosse aperta la possibilità di essere assunta come “cerinoniere” ma alla fine c’era un altro cliente in lista d’attesa e quindi si è optato per il profilo di istruttore amministrativo. Così anche Fiorella è sistemata, almeno per i prossimi tre anni.

Volete sapere chi è Fiorella Carolina Crivari?

Basta inserire questo nominativo su un motore di ricerca e i dati emersi sono davvero affascinanti. Iniziamo dal curriculum della signora Crivari, pubblicato sul sito del comune di Rende. Qui si legge che Fiorella Carolina Crivari è diplomata presso l’Isituto Professionale per l’Agricoltura (ha letto bene diplomata), segretaria particolare di Giacomo Mancini e poi di Eva Catizone, consulente di Jole Santelli nella sua prima esperienza di governo, poi titolare di una società di accomandita semplice “Simpatiche Canaglie” insieme alla figlia dell’ex assessore di Mario Occhiuto, tale Carmine Vizza, e in ultimo segretaria particolare di Marcello Manna. Oltre trent’anni di attività all’ombra del potere.

La lettura si è fatta ancora più avvincente e quindi inizio a galoppare su questo motore di ricerca. La Crivari, da quello che risulta negli archivi della stampa conservati nei rivoli dei browser, fu estromessa dopo pochissimi mesi dalla neo sindaca Eva Catizone (subentrata a Giacomo Mancini) dalla funzione capo della sua segreteria. Ma perché?

Il web ci dice che la Crivari si fece affidare -da un morente Giacomo Mancini- la gestione del Complesso del Cinema Italia a due lire con una procedura piuttosto poco ortodossa tanto che all’epoca ci fu un intervento della digos cosentina presso Palazzo dei Bruzi. Ma in realtà non c’era nessun documento che comprovasse questo affidamento.

Nel periodo manciniano ottenne poi per le due sorelle posizioni d’impiego di assoluto prestigio come l’assunzione presso la Cancelleria del Tribunale di Cosenza di una e la concessione di uno stabilimento di carburante davanti alla Motorizzazione Civile per l’altra. Su questo ultimo aspetto il sito web del Comune di Cosenza ci regala un’ulteriore chicca: risulta una pratica di giunta relativamente fresca (presentata dalla stessa sorella Crivari) di riduzione delle imposte comunali gravanti sullo stabilimento, dato estremamente interessante a proposito di conflitto d’interessi. Ma tant’è…

Andiamo avanti: dopo la cacciata da parte di Eva Catizone, la Crivari approda a Paola per reggere la segretaria territoriale di Jole Santelli, ma non dura molto. Arriva quindi alla Fondazione Field, quella in house alla Regione Calabria, e dopo una parentesi “pedagogica” che si concede con la figlia di Carmine Vizza nella gestione di un asilo nido torna nelle stanze del potere e si aggancia a Marcello Manna al comune di Rende.

A Rende resta per quasi un decennio (con un compenso stellare di 3.300 euro al mese reso possibile da un contratto con Sasus) fino alla cacciata degli ultimi sindaci facenti funzione che avendo il fiato sul collo del prefetto Reppucci, capo della Commissione d’accesso antimafia, non le hanno più rinnovato l’incarico.

Un nostro lettore meno di un anno fa ci scriveva testualmente: “… So soltanto che se Franz Caruso predispone un concorso ad hoc per una persona che esce da un comune commissariato per mafia e che possiede un background come quello ricostruito da una semplice navigata sul web senza nemmeno sforzarmi più di tanto mi vergognerò di essere cosentino…”. Beh, è andata proprio così: come nella pubblicità della Bistefani: e chi sono io? Babbo Natale?