Cosenza, l’ultimo saluto a Salvatore: “Uccello vola” e tante bandiere rossoblù

dalla pagina FB di Giacomo Mancini

UCCELLO VOLA | Eravamo in tanti all’uscita del Duomo a salutare Salvatore Iaccino per il suo ultimo volo. Questa volta non più dai gradoni del Marulla, ma dalle scalinate della Chiesa madre.
Gli ultrà. Le bandiere rossoblù. I fumogeni. I cori. Uccello vola la la la la la la, Uccello vola la la la la la la.
La sua storia e’ iniziata proprio in questo rione. A pochi passi dal Duomo. Storia difficile, complicata, sofferta e sofferente. Eppure ricca di dignità. Di socialità. Di passione. Di cadute e di risalite. In tanti momenti anche di empatia. E sempre di tanto tifo. E di sentimenti che Aciaddru esprimeva con lo sguardo, con le parole, con le poesie. Ma anche con quelle intemperanze di cui tante volte è stato la prima vittima.

Il Monaco ha scritto: scusaci per non esserti riusciti ad aiutare. E ha ragione. La sua storia di riscatto incompiuto rappresenta la sconfitta di una comunità che non sa tendere la mano verso un suo figlio quando davvero deve e che non sa fare la sua parte quando ce ne è veramente bisogno.
Tra le lacrime di commozione che ho scorto sul viso di tanti fuori dal Duomo forse c’era la necessità di dirgli: Salvatore per quanto fosse maledettamente difficile aiutarti ti chiediamo scusa per non averlo fatto appieno e fino in fondo.
Ciao Aciaddru salutaci Denis, Gigi e Gianni e sventola un bandierone rossoblù anche lassù.