Cosenza, ma i “socialisti” si sono accorti che in città dilaga il disagio sociale?

di Ferdinando Gentile

Mentre la discussione in città si concentra sulla viabilità e su quale strada verrà riaperta o quale altra verrà chiusa, le problematiche in città aumentano.
Il colosso della sanità privata iGreco si appresta a fare il taglio del personale con oltre 50 persone che rischiano realmente di essere licenziate. Prima hanno fatto l’accordo con i Morrone, hanno comprato la società parlando di svolta epocale, dopo sei mesi danno il ben servito ai lavoratori. Nel frattempo, a Vaglio Lise, lì dove il nuovo sindaco vuole l’ospedale, loro stanno già attrezzando la nuova grande struttura sanitaria in uno dei vecchi palazzi della ex Carical.

E mentre nella sanità privata si intraprendono le manovre di macelleria sociale, i prezzi salgono in maniera esponenziale, il costo della vita cresce e la mancanza di reddito a queste latitudini comporta un sensibile aumento del disagio sociale, toccando anche categorie che fino a ieri potevano ritenersi garantite.
Come se non bastasse, l’emergenza abitativa è al palo, il rischio di sfratti per tanti cosentini è dietro l’angolo, ma il dissesto prima e la campagna elettorale poi hanno di fatto relegato la questione nel dimenticatoio.

A queste poche questioni se ne potrebbero aggiungere altre, la lista è lunga. E visto che la parvenza di socialismo che entusiasma tanti, soprattutto la sinistra radicale, a noi non convince per niente, anzi ci conferma come la città si sia tutt’altro che liberata dalla cappa che la opprime, è il momento di riprendere il cammino e difendere la città dall’attacco che si produrrà nel prossimo periodo.