Era il mese di luglio del 2022 quando la Cosenza sportiva e le tute gialle di Ecologia Oggi piangevano la prematura scomparsa di Aldo Perri, ex calciatore di grande talento e grandi speranze e poi operaio al servizio della sua città.
Aldo Perri, cresciuto nel quartiere di Via Popilia era chiamato “Alduccio” ma soprattutto G(J)immy a sballa, un nomignolo pittoresco che resta inevitabilmente nella memoria. Aveva giocato nel settore giovanile del Cosenza Calcio e poi in alcune squadre dilettantistiche e poi era approdato al calcio a cinque dove ha rivelato ancora di più il suo talento. Anche la Lega Nazionale Dilettanti Calabria lo aveva ricordato: “Vero fenomeno del calcio a cinque nei primi anni 90, giocatore stimato da tutti e tesserato con l’Asd Cosenza C5. Il mondo del futsal calabrese porge le più sentite condoglianze alla famiglia”, si leggeva nella nota.
In questi ultimi mesi il figlio di Aldo, Marcel, classe 2005, trequartista di estro e fantasia, sta facendo parlare di se. Cresciuto nella cantera della Real Cosenza, è passato nel settore giovanile della Reggina e dopo il doloroso fallimento ha trovato spazio nella rosa di prima squadra guidata da un altro cosentino, l’allenatore Brunello Trocini.
Marcel Perri ha segnato gol importanti contro Akragas, Acireale e Igea Virtus ma ieri a Licata si è superato, entrando al 70′ e realizzando i due gol che hanno permesso agli amaranto si sbancare il “Liotti”. E già dalla prima prodezza il pensiero era volato inevitabilmente a suo padre Aldo, ma oggi dopo la sua prima doppietta a maggior ragione il ricordo di J(G)immy a sballa è ancora più presente.
Di seguito, l’accorato ricordo dei suoi colleghi delle tute gialle risalente al giorno della sua scomparsa, il 6 luglio del 2022.
Ciao Aldo Perri, tuta gialla. Ci lasci così presto, a soli 51 anni, come tanti altri colleghi purtroppo, lasci una giovane moglie e un figlio fantastico, lasci il mondo che hai vissuto nel rispetto della vera amicizia. Tanti gli attestati di stima che sono giunti alla tua persona, a dimostrazione di quanto hai saputo costruire nella tua vita. Il calcio ti ha fatto conoscere a tanti – giovani e meno giovani – nella nostra città di Cosenza e solo la maledetta sfortuna non ha fatto decollare quel ragazzo di via Popilia che dribblava come un prestigiatore gli avversari facendogli sparire la palla.
A calcio balilla – raccontano i più grandi – venivano da tutta la provincia per sfidarti in partite che duravano pochissimi minuti perché anche li eri un mago: battevi tutti con molta facilità, anni belli dove un quartiere come via Popilia accudiva i suoi ragazzi come una chioccia. E come dimenticare il primo giorno di lavoro in quella calda estate agostana? Giacomo Mancini “rivoluzionò” per sempre il servizio di raccolta dei rifiuti a Cosenza, noi fummo le prime tute gialle, eravamo felici spaesati e increduli, giovanissimi munnizzari ma il primo stipendio ci fece capire bene che cosa significa il lavoro sicuro, i contributi versati, il mondo del lavoro.È vero, ne abbiamo passate di tutti i colori: scioperi, assemblee, occupazione ma tutto ciò per il solo fine di difendere il lavoro e le nostre famiglie e tu con il tuo modo di fare rasserenavi sempre tutti e non ti mettevi mai contro i colleghi, eri sempre li a darci consigli e capire come svolgere i servizi, eri un amico non un caposquadra, eri quella persona che sin da piccolo a via Popilia hai fatto innamorare gli appassionati di calcio e sul lavoro hai fatto lo stesso, tutti ti vogliamo bene e tutti ti abbiamo sempre apprezzato, adesso veglia sulla tua famiglia e sul tuo bellissimo figlio Marcel, che come te ama giocare a calcio ed eri orgoglioso di quanto di buono sta facendo a Reggio Calabria. Adesso veglia su tutti loro.