Quella che segue è la traduzione delle parole a nonna scritte dal sindaco in un post di ieri dove esalta la sua figura umana e politica. Ma come tutti sanno il significato vero delle sue parole va cercato sempre “tra le righe”, o nel contrario di quello che dice. Solo così facendo si può dare un senso reale alle sue parole.
Occhiuto: Chi governa può cambiare lo stato delle cose, i luoghi; può migliorare la vita delle persone. Traduzione: solo se governi ed hai “accesso” al pubblico denaro puoi cambiare lo stato delle cose, i luoghi; infatti da sindaco ho cambiato e migliorato la mia vita e quella della mia famiglia, e non di poco. Se non avessi fatto il sindaco sarei sicuramente finito male, forse in galera o chissà dove, tanti sono i debiti personali accumulati in decenni di onorata insolvenza: 28 milioni di euro di bancarotte, questo è il totale che ho vrusciato, truffato, e in parte nascosto, a banche, imprenditori, fornitori e dipendenti; debiti in parte estinti solo grazie al mio spregiudicato e fraudolento uso delle casse comunali. Se hai potere un modo per far pagare i tuoi “privilegi”, o i tuoi debiti, ai caggi, lo trovi sempre. E così io ho fatto! Perciò dico che la politica ti cambia la vita.
Occhiuto: La politica in una regione come la nostra deve portare cambiamenti, trasformazioni. Traduzione: se mai riuscirò ad arrivare alla poltrona di presidente delle regione Calabria – anche se all’oggi le mie possibilità di raggiungere questo obiettivo sono pari a zero: vuoi perché nessuno mi vuole candidare, vuoi per i miei guai giudiziari, presenti e futuri – il primo cambiamento da fare è quello di nominare me stesso capo dell’economato regionale, in modo da avere il diretto controllo delle casse regionali, evitando così, ad ogni prelievo truffaldino, la paranoia di produrre tonnellate di carte false. Che poi si sa che le carte lasciano sempre qualche traccia. Un cambiamento che sarà accompagnato da una profonda trasformazione di determinati uffici regionali che più che servire il cittadino dovranno occuparsi di come ammucciare tutti gli intrallazzi che intendo porre in essere da governatore. E non sono pochi. Perciò trasformare il “sistema” è cosa importante. E il mio sistema di truffare lo stato, non solo è testato, ma direi anche infallibile: carta giudiziaria canta. Un sistema che conviene, non solo a me, ma a tutti gli amici degli amici che vorranno sposare questa mia nuova impresa criminale.
Occhiuto: È molto più facile fare assistenzialismo, distribuire sussidi in modo da incassare subito il gradimento degli elettori; gli investimenti invece hanno bisogno di più tempo ma alla fine creano ricchezza vera. Traduzione: lo dico chiaro: questa cosa di dare soldi ai morti di fame, non mi piace. Anche perché se gli dai i soldi, come li ricatti poi quando ti serve il voto? I morti di fame devono restare morti di fame. Per loro bastano le chiacchiere, gli racconti 4 palle, tipo: noi faremo, noi porteremo, noi vi daremo… a questo aggiungi qualche festa… e vai tranquillo che si ‘mmuccanu tuttu. Altra cosa sono gli investimenti, di cui io sono un esperto, l’unico “strumento” in grado di creare ricchezza vera per chi ovviamente li gestisce. Gli investimenti pubblici, si sa, garantiscono entrate spurie, pronta cassa, solo per chi fa parte del “cerchio magico” e per chi gestisce potere. Per tutti gli altri, ovvero i cittadini, di benefici neanche a parlarne. E per tenerli buoni e a cuccia basta dirgli: ci vuole tempo per vedere i risultati (campa cavallo che l’erba cresce)… così come ho fatto io con tutte le persone che ho truffato e che hanno investito il loro denaro nelle mie società (20 società, tutte fallite). Persone che aspettano da 20 anni i benefici dei loro investimenti. Aspetta e spera… Con questo trucchetto ho vrusciato decine e decine di padri e madri di famiglia che hanno lavorato per me, per non parlare di quei caggi dei fornitori…
Occhiuto: Non si cambia una città, una regione, con l’indice di gradimento: si fa dicendo la verità e la verità è dare forma a un cambiamento. Traduzione: non si cambia una città, una regione con le chiacchiere: ci vo’ a guagna! Senza guagna non si cantano messe. Guagna che deve circolare anche nei giusti canali. Più guagna i scapicchiu gira, più gli amici degli amici sono contenti. E se fai felice gli amici degli amici, l’impunità è garantita. Ed io sono la prova vivente che il “sistema Cosenza” funziona. Ma per fare tutto questo non bisogna mai dire la verità. La prima regola per noi truffatori di stato è questa: mentire sempre. Più bugie racconti, più la gente, ovvero i caggi, ti apprezzano. Una materia che mi è congeniale e che metto al servizio della paranza. Un valore aggiunto che, in materia di ladrocinio, può fare la differenza. E scusate se è poco.
Occhiuto: Dovremmo tutti ricordare il giuramento dei politici eletti ad Atene. “Giuro di restituire Atene migliore di come me l’avete consegnata”. Traduzione: ho chiuso questo mio post con una citazione, giusto per darmi il tono di chi si rifà a sani principi e intende la politica come servizio al cittadino… ‘mmucca liù! Prima di ogni altra cosa vena a sacchetta mia e chira degli amici degli amici. E poi avrei voluto chiudere questo mio post con un’altra citazione: “… In tutte le città, i politici onesti si contano sulle dita delle mani. Quelli di Chicago, poi, sulle dita di una mano sola! La virtù, l’onore, la verità e la legge sono scomparsi. Siamo tutti imbroglioni. Ci piace “farla franca”. E se non riusciamo a guadagnare il pane in modo onesto, lo facciamo in un altro modo” (cit. Al Capone, parole sante).
Questo è il (vero) senso della politica.
Mario Occhiuto