Stamattina in piazza dei Bruzi a Cosenza produttori e coltivatori diretti, insieme al sindacato Usb, stanno dando vita ad una singolare forma di protesta. Visto e considerato che l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere unilateralmente il mercato di via Asmara, i lavoratori oggi il mercato lo stanno facendo proprio sotto casa del sindaco cazzaro e del suo impagabile assessore “cascetta”, E infatti ci sono decine e decine di “cascette” – oltre all’assessore stesso, naturalmente – di frutta, verdura e ortaggi che in questo momento la fanno da padrone nello spazio di piazza dei Bruzi. Di seguito, spieghiamo più approfonditamente le ragioni della protesta.
DALLA PAGINA FB DI STEFANO CATANZARITI
Oggi saremo in piazza dei Bruzi con i produttori e coltivatori diretti del mercato di via Asmara. Ancora una volta l’amministrazione comunale decide senza consultare lavoratori e cittadini, ed ordina la chiusura del mercato. Nemmeno una parola con chi vive e lavora lì, nessuna richiesta, idea o coinvolgimento verso i protagonisti di questa storia.
Abbiamo più volte espresso le preoccupazioni legate all’abbandono di tutta la zona che va da via Rivocati fino all’ex cartiera di Bilotti.
Abbandono di rifiuti, poca illuminazione, degrado generale, mancanza di spazi verdi e curati, la mancata ricostruzione del ponte di via Oberdan, difficoltà sociali legate a soggetti affetti da disturbi psichici che gravitano nella zona senza la dovuta assistenza e controllo da parte degli assistenti sociali, persone con problemi di tossicodipendenza abbandonate a loro stessi insieme a la parte più povere della città che vive sotto i portici del cinema e sulle panchine della zona.
La chiusura del mercato ortofrutticolo è l’ennesima beffa verso un quartiere che accoglie tutte le problematiche della città con spirito di solidarietà e di accoglienza, ma che deve subire troppo spesso i danni collaterali causati da esperienze non certo virtuose,dal collocamento di quasi tutti gli spazi dedicati ai disagi , ma soprattutto dalla mancanza di visione e programmazione che poteva permettere una vera integrazione nel quartiere , un coinvolgimento reale e la creazione di esperienze vincenti che avrebbero potuto puntare
alla prevenzione e alla risoluzione dei problemi.
Con la chiusura del mercato il quartiere viene svuotato dell’ennesima funzione. Storie di contadini, di frutta e verdura locale che potevano e dovevano essere altro, una storia che poteva generare recupero e riutilizzo dei luoghi ,una diversa narrazione e un concatenarsi di attività legate al consumo consapevole, al km 0, al rispetto dell’ambiente, agli orti urbani, al rapporto diretto con il venditore.
Io credo che questo non sia un problema legato solo ai venditori, ma che vada aperta una discussione su tutta l’area insieme ai cittadini, per ripensare e risolvere i problemi del quartiere. AGGIORNAMENTO: COSENZA, MERCATO VIA ASMARA. IL COMUNE ABBASSA LA CRESTA (http://www.iacchite.blog/cosenza-mercato-di-via-asmara-il-comune-abbassa-la-cresta/)