Il dibattito di ieri a Piazzapulita è stato particolarmente acceso. Di fronte ad affermazioni che ignorano le condizioni di miseria di milioni di persone, pronunciate da personaggi che con le loro azioni politiche e imprenditoriali alimentano le disuguaglianze, non potevamo che reagire.
L’inchiesta che stiamo conducendo a Cosenza, rispondendo alle offerte di lavoro e ricevendo proposte non rispettose della dignità umana, è l’ennesima conferma di quanto questo sistema economico e produttivo sia sbagliato e ingiusto, perché costringe le persone a sacrifici immensi, senza alcuna prospettiva di tranquillità .
Stiamo parlando di un mercato del lavoro che per senatori e imprenditori, come quelli seduti ieri sera in trasmissione, è da sviluppare ulteriormente, permettendo a pochissimi di ricavare utili da miliardi di euro sullo sfruttamento del resto del 99% della popolazione.
La classe dirigente, degnamente rappresentata da Bandecchi e Paita, vuole risolvere la povertà aiutando le grandi imprese e non i lavoratori.
Noi abbiamo risposto che quello che serve è il potenziamento del reddito, il salario minimo, servizi pubblici pienamente funzionanti e di qualità .
Volevamo infine tranquillizzare chi ci accusa di alimentare l’odio sociale. Purtroppo non serve che qualcuno soffi sul fuoco, perché la realtà è già drammatica così com’è e non fa che peggiorare. Cosa si prova a lavorare come bestie dalla mattina alla sera senza avere il tempo di stare con i propri cari e non avere nemmeno i soldi per stare tranquilli fino a fine mese? Cosa si prova a spendere anni, soldi e sacrifici per formarsi e poi riceve offerte di lavoro vergognose? Cosa si prova a vedere un familiare, un amico, un collega morire sul posto di lavoro? E mentre subiamo tutto questo, assistere allo sfoggio del lusso, al disinteressamento della politica e alla tutela degli interessi dei soliti?
Vogliamo vivere felici, vogliamo vivere bene, come ogni essere umano su questa terra dovrebbe avere il diritto di fare.
La Base Cosenza