La Curva Sud e la Curva Nord sono nuovamente bersaglio di repressione, diffide e provvedimenti sproporzionati, frutto dell’incapacità gestionale e dell’atteggiamento mortificante di una società distante, silenziosa e ormai totalmente scollegata dalla realtà cittadina.
La recente, vergognosa retrocessione del Cosenza rappresenta l’ennesima umiliazione inflitta a una tifoseria che, nonostante tutto, ha sempre onorato quei colori, anche quando chi dovrebbe tutelarli li ha abbandonati al loro destino. Una retrocessione che ha un nome e un cognome: Eugenio Guarascio e Rita Scalise. Il loro odio viscerale verso la città di Cosenza e verso la sua gente è evidente, dimostrato da anni di scelte scellerate, menefreghismo istituzionale e mancanza totale di rispetto verso chi vive per questi colori.
In un contesto di continuo disinteresse da parte di questa dirigenza indegna, è inevitabile che la rabbia di una tifoseria passionale come la nostra trovi voce, a volte anche in modo acceso, ma sempre dettato dall’amore viscerale per il nostro lupo.
Non possiamo più tollerare che chi ama, sostiene e vive il Cosenza venga trattato come un problema da reprimere invece che come una risorsa da ascoltare. Ogni curva, ogni coro, ogni sacrificio fatto per seguire il nostro Cosenza merita rispetto.
Cosenza non merita tutto questo.
Cosenza merita dignità.
Fuori i mercanti dal tempio.
#LaFedeNonSiDiffida
ULTRÀ COSENZA UNITED