Cosenza nel cuore: “Guarascio ha fallito, fuori i mercanti dal Tempio”

LETTERA APERTA ALLA CITTA’
Difendiamo i nostri colori. Fuori i mercanti dal Tempio

Far diventare un affaire personale la storia ultra centenaria calcistica di una città e di un’intera provincia: no, questo proprio no!
Le varie anime della tifoseria, ognuna a suo modo e con i suoi mezzi, hanno cercato sempre un canale di dialogo con il presidente, presentando progetti per costruire qualcosa di importante, inclusivi e integranti, senza mai però ottenere risposte, ma solo indifferenza.

Il disegno di Eugenio Guarascio, ritrovatosi per caso presidente del Cosenza Calcio, se nei primi 5 anni è stato quello di far dimenticare gli obbrobri di passate gestioni scriteriate (compito facile, quindi), non si è mai trasformato in qualcosa di più concreto, di più strettamente calcistico. Insomma, siamo fermi, piantati e cementati ancora al 2011, quando veniva presentato alla tifoseria il manager di Ecologia Oggi.

La prova del nove della sua voglia di fare calcio, fallita clamorosamente a prescindere da come finirà questa stagione, è stata senza dubbio la Serie B, raggiunta a gran fatica e con favorevoli combinazioni. Tre anni senza mai un progetto ben preciso, tre anni senza mai fare quei “piccoli passi in avanti” tanto sbandierati con orgoglio e decisione dal patron, che di fatto in avanti non li abbiamo certo visti.

Non si sono mai chiesti ingenti investimenti: i 4,5 milioni gestiti ogni anno, del resto, potrebbero essere più che sufficienti per conservare la cadetteria, ma quello che difetta è l’assoluta inadeguatezza, anzi la totale assenza, di una benché minima organizzazione! Ragionamenti abulici fatti in tv, avulsi da qualsiasi realtà, hanno smascherato un Guarascio che aveva, e ha, come compito, semplicemente quello di mantenere attiva la partita iva del Cosenza Calcio. Un compitino deciso a tavolino, portato avanti in maniera sfacciata, fuori da ogni logica calcistica. Arrivando persino ad offendere senza mezzi termini un’intera tifoseria. Basta!

E’ arrivato il momento di fare fronte unico, di far capire a questo signore, senza mai trascendere in atti violenti, che se la sua volontà è quella di continuare a gestire come un giocattolo una società di calcio, che il calcio vero lo ha vissuto e lo conosce bene, può dedicarsi tranquillamente ad un altro hobby, finendo di infangare la lunga cultura calcistica cosentina.
Riuniamoci, incontriamoci e decidiamo il mezzo migliore. Uniti per difendere i nostri colori.

Ass. Cosenza nel cuore