Smaltite l’adrenalina e le emozioni per la rocambolesca vicenda della piccola Sofia, nata da appena un giorno e clamorosamente rapita dentro la clinica Sacro Cuore di Cosenza e per fortuna ritrovata dopo tre ore di incubo, è inevitabile che ci si interroghi adesso su com’è stato possibile che una donna sia entrata nell’orario delle visite e abbia potuto portare via indisturbata la neonata.
La clinica Sacro Cuore, struttura storica della città di Cosenza fin dagli anni Settanta, e nella quale sono nati migliaia di bambini, ha cambiato proprietà nel 2013 passando dalla famiglia Morcavallo al gruppo iGreco, titolare in città anche delle cliniche La Madonnina, Madonna della Catena e Misasi-San Bartolo. Si tratta di una struttura accreditata e convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, che – com’è facile intuire – produce guadagni molto elevati. Tra la primavera e l’estate dell’anno scorso, la clinica Sacro Cuore era stata al centro di una lunga polemica dopo la decisione annunciata dalla Regione Calabria di voler chiudere il punto nascita. La struttura commissariale era poi tornata indietro rispetto alla scelta di chiusura inizialmente prevista dal decreto di riordino della rete ospedaliera, accogliendo le proteste che erano state portate avanti nei mesi e nelle settimane precedenti dall’associazione MammacheMamme.
Il patron Saverio Greco era già intervenuto sui media nell’immediatezza dei fatti cercando di mettere una pezza sull’organizzazione della sicurezza nella clinica ma – detto per inciso – non aveva convinto nessuno ed è chiaro che, giocoforza, in questa vicenda ci sono grosse responsabilità da parte del titolare della struttura. E anche la sua promessa ovvero “Ripenseremo alle misure d’ingresso…” sa molto di grottesco e tragicomico. E non ha impedito ai legali della famiglia Cavoto-Chiappetta di arrivare alla diffida (sacrosanta) nei confronti della clinica.
Nonostante il lieto fine, con la piccola ritrovata sana e salva restano molti dubbi su come sia stato possibile che due persone riuscissero ad accedere liberamente e senza controlli in un reparto tanto delicato quale quello della Neonatologia, sottrarre una neonata e uscire senza che nessuno si accorgesse di nulla. Guardie sicuramente non ce n’erano e il personale medico e infermieristico evidentemente era distratto… per usare un eufemismo. Ma è del tutto evidente che le responsabilità sono dei titolari della clinica Sacro Cuore, i fratelli Saverio e Giancarlo Greco, patron del gruppo iGreco, che dirige anche altre cliniche in città.
Di seguito, una selezione dei commenti dei cosentini rispetto alla vicenda e alle responsabilità dei titolari della clinica.
Ma mi chiedo come sia stato possibile che una impunemente spacciandosi per quello che era abbia preso la bambina così… Senza controlli, senza una delega scritta, senza un documento di riconoscimento… Il personale della clinica che ha fatto? Mahhh
Il problema ora è…come è possibile che una neonata sia rapita in una struttura dove solo il personale riconosciuto e qualificato possa entrare? E se le telecamere nn ci fossero state? Mah….l importante è il lieto fine
L’importanza è il lieto fine ma… anche questa è malasanità
“il sistema di videosorveglianza ha funzionato”, beh posso usare un’espressione colorita? E sti cazzi! Mentre la sorveglianza attiva in una struttura in cui paghi anche la carta igienica oltre alla stanza a pagamento per la privacy post parto?
Due persone entrano indisturbate in una struttura privata, una indossa abiti da infermiera, entra in reparto, attraversa corridoi senza che nessuno la identifichi come personale non sanitario, entrambi rapiscono una bimba e il signore nell’articolo dichiara che il sistema ha funzionato? Sinceramente sarebbe stato meglio tacere caro sig. Greco
A maggior ragione che è orario di visita e vi sono più ingressi la sorveglianza dovrebbe essere più attiva… che giustificazione è questa?
Ma da quando il proprietario di una clinica va a fare missioni con la polizia? Voleva tenerseli buoni?
Via via chi bella giustificazione, cmq mille volte meglio far nascere i bimbi in ospedale…
Da oggi vigilerà la guardia, si fanno i fatti dopo che avvengono le disgrazie!!
Una struttura come questa che non ha una guardia è un vero scandalo bisogna essere coerenti
Affidabilità e sicurezza della struttura fanno acqua… e i protocolli? Facciano luce la magistratura e gli organi inquirenti, anche se sappiamo bene che i “potenti” non si toccano
Se ci fosse stata una guardia, fissa sotto, tutto questo nn sarebbe capitato senza per forza dover chiedere i documenti!
Durante la pandemia senza greenpass ti arrestavano e ti vessavano quasi… ora nessuna vigilanza e controllo così da permettere “missioni impossibili” alla Tom Cruise!
SEMPRE PIÙ DILAGANTE LA FOLLIA A ZOMBIELAND!
Come hanno fatto ad entrare in clinica innanzitutto, inoltre non c’è un controllo all’ ingresso? Denunciare prima di tutto i proprietari della struttura
La cosa più preoccupante e agghiacciante è il come abbia fatto questa donna ad entrare inosservata in un reparto che dovrebbe essere blindato anche per i parenti… cose pazzesche da altro mondo… meno male che è finita bene per la piccola Sofia
Quando è nata la mia nipotina lo scorso anno, in quella struttura, il personale della reception non mi ha consentito di accedere al reparto nemmeno per un saluto, mi dissero per ragioni di “SICUREZZA”. Ora chiedo agli addetti: DUE MALVIVENTI DI QUESTO SPESSORE COSA FACEVANO NEL REPARTO DI NEONATOLOGIA? E COME È STATO POSSIBILE ACCEDERVI?
Il problema ora è… come è possibile che una neonata sia rapita in una struttura dove solo il personale riconosciuto e qualificato può entrare? E se le telecamere nn ci fossero state? Mah….l’importante è il lieto fine
In orario di visita chiunque può entrare, va benissimo… Ma come si può uscire indisturbati con una bambina in braccio senza che nessuno controlli un foglio di dimissioni? Ma seriamente dite?