Il rapimento della neonata Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza – per fortuna con il lieto fine del ritrovamento – sta sollevando pesanti interrogativi sulla sicurezza della struttura sanitaria di Corso d’Italia. Nonostante il lieto fine, con la piccola ritrovata sana e salva restano molti dubbi su come sia stato possibile che due persone riuscissero ad accedere liberamente e senza controlli in un reparto tanto delicato quale quello della Neonatologia, sottrarre una neonata e uscire senza che nessuno si accorgesse di nulla. Guardie sicuramente non ce n’erano e il personale medico e infermieristico evidentemente era distratto… per usare un eufemismo. Ma è del tutto evidente che le responsabilità sono dei titolari della clinica Sacro Cuore, i fratelli Saverio e Giancarlo Greco, patron del gruppo iGreco, che dirige anche altre cliniche in città.
Ci può stare che in orario di visita chiunque possa entrare, va benissimo. Il problema è che non è possibile che qualcuno possa uscire indisturbato con una bambina in braccio senza che nessuno controlli un foglio di dimissioni… Tutto questo è assurdo.

Com’è possibile che nessuno abbia notato due estranei portare via una neonata? Una domanda che scuote non solo i genitori coinvolti, Federico Cavoto e Valeria Chiappetta, ma anche l’intera comunità e l’opinione pubblica. La clinica Sacro Cuore, come tutte le strutture sanitarie, dovrebbe infatti garantire un alto livello di sicurezza e avere anche dei rigidi protocolli, specialmente nei reparti più sensibili come quello neonatale. Ma nonostante questo, ieri sera è accaduto l’imponderabile e chi dirige la clinica non può far finta di niente anche se, come da scontato copione, ostenta sicurezza… Sì, ma quale?