Cosenza. #NoiStiamoConKevinMarulla#

La parola d’ordine è generale: basta parlare di Kevin Marulla. Concentratevi sull’allestimento della squadra, sul molto presunto progetto serio del solito Gargamella e sulla molto presunta abilità non tanto del dg Peppe Ursino ma del suo “sottoposto” diesse Delvecchio con la sua insopportabile cadenza… pugliese. Poi, quando sarà il momento, andranno magnificate le gesta di Gargamella nel preciso istante in cui incasserà i soldoni della cessione di Tutino e puntualmente non li investirà sul mercato… Ma noi non siamo al soldo di Guarascio e quindi vogliamo parlare ancora di Kevin Marulla e per farlo prendiamo in prestito cinque commenti apparsi in queste ore e decisamente fuori dal coro dei pecoroni che osannano il “mago” spennacchiato… 

L’assenza di Kevin Marulla in sala stampa ci ha lasciati disorientati. Nonostante le avvisaglie di qualche giorno fa, abbiamo sperato fossero solo voci di corridoio infondate.
Caro Kevin, il tuo cognome avrebbe potuto rappresentare un’eredità ingombrante da gestire o avvantaggiarti in qualche modo, ma hai saputo farti apprezzare e volerti bene in quanto Kevin. Il tuo prezioso lavoro lungo 12 anni, svolto con trasparenza e serietà e soprattutto con ardore e trasporto, ingredienti che difficilmente un altro team manager avrebbe messo, è insindacabile. Sei sempre stato e sei un valore aggiunto.
Con diplomazia ed intelligenza, hai sbrogliato situazioni critiche e appianato divergenze, facendo da collante per il bene del Cosenza, ma rispettando e comprendendo sempre la posizione di noi tifosi. Un esempio su tutti, quando abbiamo accolto il tuo appello accorato e siamo tornati a riempire il San Vito-Marulla in 10 mila con il Pisa, lo scorso 1 Aprile 2023. Lo abbiamo fatto solo per te.
Se, almeno per il momento, non hai più un posto nella società, sappi che lo avrai dentro di noi e quello non potrà toccarlo nessuno. Un grazie, seppur sincero, non basta a renderti il giusto merito.

Questo modus operandi arrogante schifoso ed infamante, il nostro caro presidente, è abituato ad attuarlo dal primo giorno d’insediamento. Kewin è solo l’ultimo di una nutrita schiera di cosentini e non, che avrebbero dato l’anima per il Cosenza Calcio, ma si sono visti dare il benservito non solo senza una ragione o un motivo, ma addirittura senza neanche una telefonata. L’elenco è lunghissimo, perché ci sono dentro non solo calciatori o allenatori o direttori sportivi, ma anche figure che stavano dietro le quinte, ma indispensabili per la società. Mi riferisco ad allenatori in seconda, preparatori atletici e dei portieri, segretari, speaker, addetti stampa, giardinieri, magazzinieri, autisti etc etc etc… Ben venga allora l’indignazione per Kewin, professionista serio e affidabile, ma che sia un modo per dimostrare tutto il disappunto per il trattamento che riserva a tutti gli addetti ai lavori che ci hanno messo il cuore e la passione lavorando in casa Cosenza. Quest’uomo meriterebbe di vivere in Siberia, tra i ghiacciai, nel clima più adatto ai suoi sentimenti.

La cosa triste è che il suo lavoro non è giudicabile perché non sono materialmente visibili i suoi interventi, ma era evidente che è intervenuto tante volte mettendoci la faccia e a detta degli addetti ai lavori era un professionista di alto livello anche di categoria superiore …e noi ovviamente gli facciamo scadere il contratto senza avere comunicazioni e senza che potesse accasarsi da altre parti e continuare il suo lavoro… è questa la mancanza di rispetto più grave nei suoi confronti.

In un momento di progettazione (chiamiamola così) doveva dare fiducia a Kevin, più che altro per un premio, viste le tante annate difficili in cui il ragazzo ci ha messo la faccia, soprattutto quando l’assenza di idee e la latitanza della società era evidente. Purtroppo la parola gratitudine, per il signore Guarascio, non fa parte del suo stile. Io non mi meraviglio affatto. Per me ciò rappresenta un piccolo tradimento verso la Cosenza sportiva… ed anche un atteggiamento di sfida. Ma lui alle sfide è abituato…
Kevin è una splendida persona, si è fatto in quattro per il Cosenza… Suo padre era contrario ad intraprendere questa strada con quel “padrone”.
Purtroppo chi “lecca nel piatto” darà sempre ragione al “padrone”!
Ma la ruota prima o poi gira per tutti 😉!!
#iostoconkevin

Solo il pezzente è capace di cambiare, puntando su figure all’ esordio o quasi in un ruolo che Kevin Marulla ha portato avanti von grande professionalità e abnegazione per 12 anni. Solo lui è capace di modificare la realtà a suo piacimento e soprattutto insultando e sfidando la pazienza di una tifoseria che è sempre più stanca di un padrone che padrone non è. Kevin non può essere bocciato, non può esistere che venga messo da parte uno che rappresenta la storia del Cosenza.