Cosenza, nuovo ospedale. Tdm: “Rimanga nel perimetro urbano”

Foto di Fabrizio Liuzzi

Cittadinanzattiva Tribunale dei diritti del Malato

Primum vivere. Quello che i malati chiedono all’ospedale é la maggiore probabilità statistica di avere giuste diagnosi, cure adeguate e guarigione. Questo è, insieme, indipendente e legato alla struttura ospedaliera.

Indipendente perché buoni medici, efficienza ed umanizzazione nelle cure, basso livello di rischio di errori medici, appartengono alla sfera della qualità della attività medica che si esercita nei nosocomi.

Legato e anche strettamente invece, perché le condizioni dell’edificio, non più adeguate ai moderni standard di igiene e di sicurezza, possono determinare esiti fatali, anche nei casi semplici. Senza trascurare poi l’aspetto dello squallore di alcuni ambienti e del sovraffollamento di un ospedale hub, che raccoglie ormai la domanda sanitaria di un’area così vasta.

La nostra visione sulla costruzione di un nuovo ospedale è però “eretica”. Se, dunque, si é data per scontata la impossibilità di riadattare la vecchia struttura, vogliamo credere che sia stato fatto sulla base di evidenze tecniche serie. Le stesse evidenze dovrebbero dunque consigliare le caratteristiche e la collocazione del nuovo ospedale.

Il dibattito non dovrebbe essere inquinato da altri elementi. Essenziale é che rimanga nel perimetro urbano, parte integrante della città e dei suoi servizi, ma anche che sia meno soffocato dal centro, ben collegato con la provincia, e vicino all’autostrada.

La cittadella della salute è una bella idea, ma in termini di tempo l’opera sarebbe assai impegnativa e dunque decidiamo di privilegiare la sostanza. Senza contare che il trascorrere del tempo, nei lavori pubblici è sempre una porta aperta alla corruzione.

Ci piace la proposta di usare l’Annunziata per rimettere insieme gli uffici della Azienda Sanitaria, che è uno dei reali problemi della sanità cosentina. E spostare il CUP e tutti i laboratori di analisi, rendendo possibile una agevole fruizione di questi importantissimi servizi pubblici. Seguiremo il dibattito con molta attenzione.

Maria Gabriella Sicilia

Responsabile del Tribunale dei diritti del Malato di Cosenza