USB SULLA CHIUSURA DEL MERCATO DI VIA ASMARA: “OGGI MANIFESTAZIONE DEI PRODUTTORI E COLTIVATORI DIRETTI IN PIAZZA DEI BRUZI”.
L’amministrazione comunale di Cosenza ha formalizzato, con l’apposita deliberazione di giunta nr.42 del 22.05.2020, la volontà di disporre lo spostamento temporaneo del mercato alimentare dalla storica sede di via Asmara a Piazza Arenella. Il 3 giugno scorso è scaduto il termine per presentare richiesta di assegnazione dei posteggi all’interno della nuova area mercatale, poi nessuna comunicazione è stata data ai commercianti che nel frattempo si ritrovano a non poter svolgere regolarmente la propria attività. I mancati introiti stanno provocando conseguenze drammatiche per decine di famiglie.
Le decisioni in merito alla chiusura e allo spostamento dell’area mercatale sono state assunte dall’amministrazione senza coinvolgere i diretti interessati e senza prendere in considerazione le loro legittime richieste. Coltivatori diretti e produttori stanno pagando sulla propria pelle questa scellerata scelta che mortifica inoltre uno dei punti di forza del nostro territorio, ovvero la produzione alimentare a km 0. Seria e unica alternativa, insieme ad altre virtuose esperienze presenti in città, al sistema della grande distribuzione. Questa situazione è divenuta ormai inaccettabile, per questi motivi abbiamo deciso di tenere il mercato in Piazza dei Bruzi, nella mattinata di oggi lunedì 31 agosto 2020. L’intento è quello di far emergere le giuste rivendicazioni di coltivatori e produttori, informando la città sull’attuale situazione e chiedendo agli amministratori di confrontarsi e di rivedere profondamente le ultime decisioni.
USB Confederazione Cosenza
DALLA PAGINA FB DI STEFANO CATANZARITI
Oggi saremo in piazza dei Bruzi con i produttori e coltivatori diretti del mercato di via Asmara. Ancora una volta l’amministrazione comunale decide senza consultare lavoratori e cittadini, ed ordina la chiusura del mercato. Nemmeno una parola con chi vive e lavora lì, nessuna richiesta, idea o coinvolgimento verso i protagonisti di questa storia.
Abbiamo più volte espresso le preoccupazioni legate all’abbandono di tutta la zona che va da via Rivocati fino all’ex cartiera di Bilotti.
Abbandono di rifiuti, poca illuminazione, degrado generale, mancanza di spazi verdi e curati, la mancata ricostruzione del ponte di via Oberdan, difficoltà sociali legate a soggetti affetti da disturbi psichici che gravitano nella zona senza la dovuta assistenza e controllo da parte degli assistenti sociali, persone con problemi di tossicodipendenza abbandonate a loro stessi insieme a la parte più povere della città che vive sotto i portici del cinema e sulle panchine della zona.
La chiusura del mercato ortofrutticolo è l’ennesima beffa verso un quartiere che accoglie tutte le problematiche della città con spirito di solidarietà e di accoglienza, ma che deve subire troppo spesso i danni collaterali causati da esperienze non certo virtuose,dal collocamento di quasi tutti gli spazi dedicati ai disagi , ma soprattutto dalla mancanza di visione e programmazione che poteva permettere una vera integrazione nel quartiere , un coinvolgimento reale e la creazione di esperienze vincenti che avrebbero potuto puntare
alla prevenzione e alla risoluzione dei problemi.
Con la chiusura del mercato il quartiere viene svuotato dell’ennesima funzione. Storie di contadini ,di frutta e verdura locale che potevano e dovevano essere altro , una storia che poteva generare recupero e riutilizzo dei luoghi ,una diversa narrazione e un concatenarsi di attività legate al consumo consapevole, al km 0, al rispetto dell’ambiente, agli orti urbani, al rapporto diretto con il venditore.
Io credo che questo non sia un problema legato solo ai venditori, ma che vada aperta una discussione su tutta l’area insieme ai cittadini, per ripensare e risolvere i problemi del quartiere.