dalla pagina FB di Elena Scrivano, ex capo ufficio stampa Comune di Cosenza
Ornella ci mancherà. La sua voce potremo sentirla ancora all’infinito, ma non più le sue battute sincere e fulminanti, così rare in un mondo in cui ci si maschera sempre. Lei, invece, non nascondeva certo il suo “caratterino”.
Del quale quel pomeriggio del 27 ottobre 2001 feci le spese personalmente. Mi ero preparata con cura alla conferenza stampa di inaugurazione del Cinema Italia ristrutturato, documentandomi sull’ospite, che ammiravo da sempre. Presentandola al pubblico accorso avevo quindi parlato delle varie fasi della sua vita professionale e ricordato i principali successi. A lei avrei lasciato la parola sui progetti futuri, che sapevo esserci e tanti. Ricordo che davanti a me c’era anche Franco Piperno, assessore, il quale a conferenza terminata mi disse che risentire i titoli di tante bellissime canzoni lo aveva riportato indietro nel tempo, era stato – disse – “come una carezza sul cuore”.
Ma la Vanoni evidentemente non fu dello stesso avviso. Quando feci per passarle il microfono, quasi me lo strappò dalle mani e «ha detto tutto lei – disse infastidita – io ora che dico?». Poi, naturalmente, dimostrò di avere ancora tanto da raccontare.
A quella sua uscita rimasi un po’ male. Ma poco dopo un componente del suo staff mi confidò che per la signora Vanoni, la quale quella sera stessa avrebbe tenuto il concerto inaugurale, affrontare il pubblico era sempre motivo di ansia.
Il che me la fece perdonare istantaneamente. Perché non essere serena prima di andare davanti a un pubblico, pur dopo tanti anni di carriera, è solo segno di umiltà e rispetto.
Grande, grandissima Ornella, indimenticabile con la sua forza e le sue fragilità, e soprattutto con una capacità interpretativa unica e inimitabile.
Le foto sono di Mario Tosti.










