di Padre Fedele Bisceglia
In memoria di Salvatore Iaccino
Uno dei miei ragazzi…
Ti voglio ricordare con la sciarpa rossoblù, con quella voglia di festeggiare la nostra squadra. Le tue invasioni di campo, le tue trovate, la tua presenza insostituibile.
A volte pensieroso, a volte allegro e poi subito che scatenavi un uragano.
Ma tu Salvatore eri più serio di noi.
Nei tuoi occhi c’era il vissuto amaro di tanta cattiveria del mondo che spesso invece di curare, distrugge.
Tu hai vissuto l’inferno nei momenti tuoi più bui, hai pagato cara la tua ribellione. Ma avevi un grande cuore e per la nostra squadra hai dato l’anima, in ogni situazione eri pronto a dare il tuo aiuto.
Salvatore, ti chiedo scusa per le scarpe che non ti ho trovato, ma era un periodo che non uscivo. Ti voglio bene e te ne vuole la città intera. Adesso da lì sopra accompagnaci con il tuo urlo di gioia, finalmente libero da incubi e catene. Perdonaci per non aver fatto abbastanza. Perdonaci per non aver trovato gli strumenti per aiutarti.
Quei demoni adesso sono sconfitti, tu voli come un uccello e in Paradiso il Signore ti ha accolto fra le sue braccia benedette.
Ti avrà dato il posto migliore perché tu lo meriti, adesso sei in Pace.