Cosenza, Pd. Nel giorno di Boccia “esplode” il feeling con Maria Locanto e il mondo della Chiesa

BOCCIA A COSENZA:  MARIA LOCANTO E IL RUOLO DELLA CHIESA 

Il ritorno di Boccia, capogruppo Pd al Senato, a Cosenza per un evento sull’autonomia differenziata in Provincia, ha suscitato forti emozioni. In sala non sono mancati anche momenti di “commozione”. Sappiamo che l’ex commissario del Pd a Cosenza è visto con nostalgia da alcune personalità che auspicano un nuovo commissariamento del Pd di Cosenza e del Pd aalabrese, ma l’aria di ieri non ha portato novità, la linea in Calabria è chiara: se la vede Irto e Irto non vuole commissari in giro. Cosa che forse conviene a molti, perché in caso di commissariamento il profilo che sarebbe valorizzato per primo sarebbe quello di Carlo Guccione, che vanta il credito della sua candidatura di servizio alla Camera e ha sostenuto Elly in quota Andrea Orlando. 

Appare un dato però: Mimmo Bevacqua e Maria Locanto salgano a Roma tendenzialmente ogni settimana a chiedere nuovi commissariamenti e con lo stesso spirito sono andati a Lamezia ad applaudire la Schlein all’evento di mercoledì. Non vogliono Pecoraro alla guida del Provinciale, ma non vogliono nemmeno Madeo a Corigliano-Rossano, Giusy Caligiuri a Cosenza città, Fazio a Castrovillari, Ugolino a Belvedere e così via.  Bevacqua avrebbe già chiesto diversi incontri al suo “capo” Franceschini su questo tema. Certo, Bevacqua era stato su Bonaccini e Franceschini su Schlein al Congresso, ma da noi nulla è come sembra. Sono documentati scambi di cortesie e premure fra mozioni, di cui è meglio non entrare nel merito oggi, ma che di certo hanno visto esclusa solo la mozione Cuperlo.  

Tuttavia, a Roma non tira una bella aria oggi per la Segreteria nazionale, e hanno altri problemi. Bisogna tirare a campare fino alle Europee. Dunque, passa la linea di Irto, che si sarebbe accordato con Elly per rafforzare e blindare la sua segreteria regionale e quella dei 5 Segretari provinciali, con qualche nuvola che si sposta più su Reggio e su Vibo (ci saranno sviluppi politici nei prossimi mesi).  

Concentriamoci però sull’evento di ieri. L’ospitata di Boccia ha presentato alcune anomalie e contraddizioni che richiedono un chiarimento politico. Innanzitutto, il simbolo del Pd e qualsiasi altro simbolo politico erano assenti dalla locandina dell’iniziativa. In secondo luogo, il segretario provinciale e quello regionale del Pd non erano presenti all’evento. 

Inoltre, rispetto alle indiscrezioni precedenti, diversi esponenti come Guccione, Adamo, Incarnato e Antonio Tursi erano assenti, ma quest’ultimo ha inviato dei rappresentanti ben posizionati in sala. Segno che la sua collaborazione con Locanto e Bevacqua prosegue. Al contrario delle aspettative, era presente Giuseppe Mazzuca. Ma i presenti non sono stati in grado di riferire con quale faccia si sia presentato: la uno, la due, la tre… 

A parte le millefacce di Mazzuca, ci sono diverse interpretazioni riguardo a queste anomalie. Alcuni sostengono che siano legate all’inaugurazione della componente di Maria Locanto, che ha il sostegno del sindacalista Nicoletti e dell’ex deputato Ferdinando Aiello  Della serie “lui è peggio di me…”. Altri suggeriscono semplicemente che Maria abbia scelto di rivolgersi a un pubblico diverso per l’evento. 

È infatti importante notare che in sala erano presenti numerosi rappresentanti del mondo cattolico, tra cui prelati, vescovi, monsignori, rappresentanti dell’azione cattolica, suore laiche, rappresentanti del Cammino Neocatecumenale, catechisti, capi scout Agesci e membri delle confraternite cimiteriali. Vi erano anche delle carmelitane scalze e alcuni volti noto del gruppo del rosario Madonna di Pompei e della Madonna del Pettoruto. Alcuni considerano questa come una sorta di reunion di cattolici democratici, con l’unica eccezione forse dell’ex comunista Franco Iacucci, di cui non è nota alcuna passione religiosa al momento, se non uno storica passione culturale per i culti orientali dell’Asia centrale. Ma con questi soggetti mai dire mai.

Come mai però accade tutto ciò? Maria Locanto, oltre a essere una valida rappresentante del mondo cattolico, è anche cugina di Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede ed entrambi sono nipoti dell’ex Ministro democristiano Riccardo Misasi, da parte materna. 

Tuttavia, questa situazione solleva interrogativi sulle posizioni politiche di Maria e della fazione che rappresenta all’interno del Pd locale. In particolare, dato che la sinistra cosentina ha una tradizione secolare caratterizzata da un forte sentimento laico, libertario e radicale, com’è possibile che l’elezione di Elly Schlein a livello nazionale abbia portato a una maggiore influenza della componente clericale all’interno del Partito Democratico di Cosenza? 

Nonostante l’intento non sia quello di parlare male della Chiesa, è necessario un chiarimento politico su questa questione. Sembra che una parte del Pd locale guidata da Maria Locanto abbia scelto di “sostenere concretamente l’azione della Chiesa nella vita pubblica”, secondo la definizione di “clericalismo” presente nel dizionario. Allora resta da scoprire la posizione di Maria Locanto su temi delicati come l’aborto, l’eutanasia, la contraccezione, il matrimonio fra persone dello stesso sesso, l’adozione per coppie LGBTQ+ o la gestazione per altri. Sarà interessante approfondire le sue opinioni su queste questioni e capire cosa la lega politicamente alla visione del Mondo di Elly.