Cosenza. Quel Signore solo e anziano che mi ricordava Umberto D. (di Franco Panno)

di Franco Panno

La solita passeggiata pomeridiana domenicale. Le giornate cominciavano ad allungarsi, approfittavo di quel po’ di luce in più. Mi piaceva percorrere le stradine secondarie. Riservavano sempre qualcosa. In uno di quei giri solitari, in prossimità del vecchio stadio, trovai un Signore anziano, vestito alla buona, che consumava, l’ora era insolita, un pasto.

Da un contenitore da rancio militare, mangiava con calma, della pasta. Occhi malinconici, faccia buona. Ci sorridemmo vicendevolmente, gli augurai buon appetito, ringraziò. Mentre procedeva per la mia strada, mi chiamò, e con timidezza mi chiese se potevo riempirgli la sua bottiglia di acqua, ad una fontanella vicina. Lo feci subito, ringraziò ancora, scambio di parole. Quel Signore dalle mille rughe si raccontò. Facendomi spazio sulla panchina, cominciò a parlarmi dei suoi trascorsi da cameriere, poi la guerra, fronte greco-albanese, dopo un processo per insubordinazione, un pugno ad un superiore, che gli ordinò di bruciare una casa di poveri pescatori, in un villaggio a Santorini. L’amnistia, il ritorno alla normalità, al suo lavoro di cameriere. La pensione, un dramma familiare, e la moglie che morì lasciandolo solo.

Mi raccontò di aver servito De Gasperi, Amedeo Nazzari i De Filippo, Macario e Totò, di questi ultimi due ne sottolineò la signorilità. Il cibo che stava mangiando a quell’ora insolita, era della Caritas. Preferiva consumarlo da solo sulla panchina, ” Piatto unico” disse sorridendo. Per la sera si era riservato due arance. Mentre lo ascoltavo con attenzione, arrivò una bella Signora, da una casa vicina. Gli aveva preparato un dolce soffice, l’aveva incartato per bene. L’anziano ringraziò, mi chiese se ne volessi un po’, rifiutai, anche se il profumo era invitante. Presi commiato, mi strinse la mano: “Passi a trovarmi, io la domenica sono sempre qui…”. Non lo vidi per un po’. Una domenica decisi di fare il solito giro. La panchina era vuota. La Signora che preparava il dolce a quel simpatico vecchietto, mi disse, commossa, che se n’ era andato per sempre.
M’immalinconii, e proseguii per la mia strada. Pensai a Umberto D. di De Sica, al dramma di tanti anziani, alla loro solitudine.
Old man river, Jim Croce

Buona giornata