Quando i tifosi cacciano la squadra che va a salutarli, sia in casa che in trasferta, è sempre un po’ triste e di solito non accade mai, anche nei momenti più bui delle vicende di una società. Ma ieri questa sacrosanta protesta di una tifoseria delusa e mortificata è andata in scena al “Liberati” di Terni, dove il Cosenza ha perso una partita incredibile. I Lupi sono stati “capaci” di perdere per 2-0 nonostante abbiano giocato in 11 contro 10 per oltre un’ora, beccando anche il secondo gol quando erano in superiorità numerica. Una prestazione così “suicida” che ha mandato in bestia anche una tifoseria notoriamente passionale e attaccata ai colori e alla maglia come quella rossoblù. E così, al termine dell’inverecondo teatrino, l’allenatore Bisoli – che forse non si è reso conto del disastro – ha avuto anche il “coraggio” di dire ai suoi calciatori di andare sotto il settore ospiti occupato dagli ultrà del Cosenza per il saluto finale.
Una mossa alquanto infelice: la tifoseria infatti ha respinto il saluto dei “mercenari” al soldo del presidente pezzente e li ha mandati via al grido di “Rispettate la nostra maglia”. In sostanza, è stato toccato uno dei punti più bassi nella storia ultracentenaria del Cosenza. La società, intanto, sempre più tragicomica, ha annunciato un “ritiro punitivo” che ha del grottesco, dal momento che si tornerà a giocare già martedì e che al Marulla arriverà il Lecce primo in classifica, che non è certo la squadra “ideale” per conquistare punti in chiave salvezza. Ma forse il “ritiro” servirà ad evitare che qualcuno dei “mercenari” prenda qualche scappellotto in giro per Cosenza… Povera passione nostra!