Cosenza saccheggiata, e ora il cazzaro si gioca la (solita) carta del nuovo stadio

Non serviva certo un profeta per intuire che per le ultime ore di campagna elettorale tornasse in auge un tema molto “caro” alla città di Occhiuto. Un argomento di stretto interesse ad almeno un esponente di ogni famiglia cosentina perché tifoso. Parliamo dello stadio “Gigi Marulla”.

Sì, perché proprio nell’ora più buia per il cazzaro, al secolo Mario Occhiuto, che già si è visto condannato in qualità di sindaco, per aver portato la propria città al dissesto finanziario (che per intenderci equivale al fallimento di una società), bisogna introdurre la solita “bomba” (l’avrà utilizzata almeno dieci volte!) nella propaganda che regna nella rete dei social e della comunicazione di massa che possa “distrarre” la città e possa fargli “riconquistare” un po’ di popolarità e di credibilità. Certo, Occhiuto ormai si sta giocando il tutto per tutto: se perde il Comune, si deve trovare un lavoro. Certo, il fratellino lo aiuterà ma vuoi mettere… il Comune?

Le tecniche di manipolazione psicologica sociale hanno dei padri fondatori e una lunga storia. Un guru della propaganda fu Bernays, nipote di Freud. Nella sostanza, la sua convinzione era che una manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini delle masse, svolgesse un ruolo importante in una società democratica. Nasceva così il concetto – caro appunto alla propaganda in chiave politica – secondo cui chi è in grado di padroneggiare questo dispositivo sociale può costituire un potere invisibile capace di dirigere una nazione. Anche qui c’è l’idea “bovina” che vince sempre. La distrazione!

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali (vedi dissesto della città). Mantenere l’attenzione del pubblico “deviata” dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza, è fondamentale per soggetti borderline (per usare un eufemismo) come il cazzaro.

Ed ecco che entra in gioco lo stadio. I rapporti con il Cosenza Calcio non sono così idilliaci come un tempo, ma i tifosi – si sa – sono sempre schierati con la squadra del cuore e allora si può recuperare. Tempo fa è stata espletata la gara per lo studio di fattibilità e la progettazione del nuovo stadio “Gigi Marulla” che sicuramente sarà lo stadio “più bello della Serie B”, come disse il cazzaro anche per il terreno di gioco, salvo poi perdere la prima partita 0-3 a tavolino per… impraticabilità di campo in piena estate…

Bene, anzi malissimo: a questa gara hanno partecipato quattro studi professionali, anche di caratura internazionale. Naturalmente, come tutte le gare che si espletano sotto la supervisione di Mario Occhiuto, si sapeva già prima chi l’avrebbe vinta e noi questo lo sappiamo bene. Oggi però la cosa che deve emergere è che il tema stadio, tanto per cambiare, sarà la carta che il cazzaro userà nella partita complicata che si sta giocando per il suo futuro. Ma i cosentini non sono più quelli di una volta. Per fortuna.