Cosenza e Mendicino saccheggiate, i miracolati: il marito e il fratello delle pupille del “boss” Potestio

Irma Bucarelli e il marito Antonio Reda

Cosenza saccheggiata, il marito della pupilla di Potestio e il “copia-incolla” nella determina

Ci sono casi della vita che ti fanno incontrare l’amore eterno. Ad Antonio Reda, ingegnere che fino a pochi anni fa lavorava poco o nulla, gli è capitato di sposare Irma Bucarelli, ex assessore del Comune di Mendicino, ormai famosa “pupilla” del boss Carmine Potestio e candidata sindaca (!!!) alle prossime elezioni. Ma non solo: gli è capitato anche di essere il fratello dell’ormai leggendaria Rossella “Mata Hari” Reda, per anni tramite tra il boss e il suo gancio nello stato deviato al porto delle nebbie di Cosenza: il mitico pm Cozzolino. 

Per ricompensare l’avvocatessa Reda ma soprattutto per impedire che potesse parlare con qualcuno, quella vecchia volpe di Potestio ha dovuto assumere, oltre a lei, nel centro Amni siss, anche suo fratello Antonio Reda, nella qualità di ingegnere addetto alla sicurezza, mentre la moglie dell’ingegnere, Irma Bucarelli (altra pupilla di Potestio) è stata inserita alla grande nel Comune di Mendicino, dove ha ricoperto per anni la carica di assessore e adesso sarà lanciata nella candidatura a sindaca non certo perché è brava ma solo perché è ammanigliata. Mendicino – adesso è il caso di ricordarlo – è il comune dove tutti i protagonisti di questa storia attualmente risiedono, compreso Carminuzzu Potestio.

Antonio Reda, dunque, residente a Mendicino, è famoso più per essere il fratello di Rossella la spia e il marito di “Irma la pupilla” e quindi il signor Potestio (o se preferite il signor Bucarelli), per anni non solo ha lavorato nel “regno” di Potestio speculando sulla sigla dei mutilati e degli invalidi, ma è stato anche una goccia importante e ricorrente nel mare di consulenti di Mario Occhiuto. Certo non si può dire “pochi eletti” visto che sono stati a centinaia i consulenti “amici degli amici” del cazzaro che sono entrati e sono usciti da Palazzo dei Bruzi. Ma Antonio Reda in Bucarelli-Potestio fa parte a tutti gli effetti della “scuderia” di Carmine Potestio e quindi doveva lavorare tanto, se no che “boss” sarebbe Carminuzzu nuastru?

Eppure al Comune di Cosenza non mancavano i tecnici professionisti che potevano fare quello che faceva Antonio Reda in Bucarelli-Potestio, ma Mario Occhiuto aveva detto all’ingegnere Converso di fargli fare qualcosa. Direzione lavori per i lavori, progettista esterno, assistente. L’amore ha fatto incontrare Irma, Rossella e Antonio e noi li dobbiamo pagare.
Gli impiegati conoscono tutti Antonio Reda perché era il Responsabile della Sicurezza e prevenzione (ASPP) del Comune, naturalmente con incarico esterno confezionato dal dirigente Converso detto anche il “firmatutto 2″dopo la bonanima di Domenico Cucunato .

Irma Bucarelli, l’altra pupilla di Potestio

Ha iniziato con il campetto di allenamento del Cosenza Calcio, il “Sanvitino-Delmorgine” (determina 1714 del 2016) fino ad arrivare allo stadio vero e proprio Gigi Marulla” che doveva avere “il terreno di gioco migliore della serie B” e invece è diventato la barzelletta d’Italia per l’incredibile storia della partita persa a tavolino dai Lupi contro il Verona il 1° settembre 2018. Beh, il signor Potestio (o Bucarelli) è stato uno degli artefici di quel disastro… In precedenza Converso gli aveva già affidato l’incarico come “supporto all’organizzazione delle manifestazioni in occasione dei festeggiamenti di fine anno 2017– Concertone di Capodanno” (determina 2927/2017). E successivamente “responsabile e progettista evento pubblico spettacolo – Fiera di San Giuseppe (determina 440 del 26/2/2018).

In pratica, una determina ogni due mesi per centinaia di migliaia di euro, e al terzo piano di Palazzo dei Bruzi, un impiegato “lavorava solo per lui”. A volte il “copia e incolla” nelle determine andava in tilt, come nella 421/2019. Tutto nasceva dallo stress che l’impiegato del Comune di Cosenza era costretto a subire dal dirigente e Capo Dipartimento, ing. Converso.

L’impiegato non ci capiva più niente, decine di incarichi sempre all’ingegnere Antonio Reda ed ecco il patatrac. Converso affidava l’incarico di “progettista dell’evento di Invasioni Annualità 2018” scegliendo (guarda un po’) il solito Antonio Reda (determina 1696/2018 dietro compenso di € 5.002,00), dopo due mesi viene fatta, con una velocità pazzesca, la determina di liquidazione (n. 2241/2018 del 17/09/2018). Fino a qui tutto a posto, ma il brutto viene quando dopo altri tre mesi il pressing di Converso diventa irrefrenabile.

Mario Occhiuto e Carmine Potestio

“Reda ha bisogno” e si pensa subito ad un altro evento (a Cosenza quelli non mancavano mai), cioè Capodanno 2019. Si preparava con la Determina di impegno n. 3149/2018 del 20 dicembre 2018 l’incarico a Reda (il cui importo complessivo ammonta ad € 4.440,80), ma quando si doveva liquidare, sempre molto velocemente, altrimenti Potestio minacciava di chiamare i suoi “amici”, con la determina n. 421/2019 del 19 febbraio 2019 scappava il dito e si scriveva una cazzata.

Alla determina di liquidazione per l’incarico “di progettista dell’evento pubblico Festività Natalizie – Capodanno 2019” si legge in premessa: “… con determinazione dirigenziale R.G. 3149 del 20/12/2018 il Dirigente Settore 7 Infrastrutture e Mobilità affidava all’ing. Antonio Reda, PEC [email protected] l’incarico di progettista dell’evento pubblico Festival delle Invasioni, impegnando la complessiva somma di € 4.440,80 sul cap.4000”. Ma come? Che c’entra Invasioni con Capodanno? Beh, prima o poi qualcuno ‘sta storia la dovrà spiegare…

E per finire sulla stessa determina n. 421/2019 si legge “DETERMINA per quanto esposto in narrativa, che qui si intende integralmente riportato: di liquidare all’ing. Antonio Reda, PEC [email protected], a saldo delle competenze dovutegli per l’incarico di progettista dell’evento pubblico Festività Natalizie – Capodanno 2019, la parcella n°FPA 6/2019 del 11/02/2019 attestata dal report 328403232, dell’importo complessivo di € 4.440,80”…

La cosa ridicola (e illegale) è che Giuseppe “Uomo-Zainetto” Nardi, che firma ogni determina “Visto di Regolarità Contabile attestante la copertura finanziaria” si accorge dell’errore, ma è costretto a stare zitto e a liquidare comunque. La determina 421/2019 andava annullata, ma Potestio è troppo potente e Reda fa parte della sua scuderia, andava pagato e zitti tutti. Tanto, che problema c’è? Anche all’Asp pagano le fatture due, tre, quattro volte… Così fan tutti…