Cosenza-Sampdoria 2-1. D’Orazio e Strizzolo “neutralizzano” la penalizzazione

Il Cosenza batte per la prima volta nella sua storia centenaria la Sampdoria (2-1). Vittoria meritata e travolgente per la squadra di Alvini, firmato dai gol di D’Orazio e Strizzolo, uno per tempo. In mezzo il temporaneo pareggio di Ioannou. Un’altra prova di grande personalità dei rossoblù, che giocano un ottimo primo tempo e sanno reagire immediatamente al pareggio di inizio ripresa. Il Cosenza compensa così i 4 punti di penalizzazione (sul campo sono 8 e avrebbero significato il 5° posto) e risale con decisione la classifica lasciando l’ultimo posto e scavalcando la stessa Samp, la Carrarese e il Frosinone. Sabato prossimo “Lupi£ ancora al “Marulla”, avversario il Sassuolo.

Tutti bravi i ragazzi schierati da Alvini, con una particolare citazione di merito, oltre che per gli autori dei gol, per il pacchetto dei centrocampisti: Charlys, Florenzi e Kouan hanno giocato una partita di grande spessore, con tanta qualità e possesso palla. Ciervo ha tenuto botta sulla destra così come il terzetto dei centrali difensivi (Hristov, Camporese e Venturi) al cospetto di attaccanti come Coda e Sekulov ben guidati come sempre da Micai, peraltro poco impegnato. Bene anche Mazzocchi e fin quando è rimasto in campo Fumagalli. Il suo sostituto, Strizzolo, è entrato benissimo nella gara e ha firmato il gol della vittoria con un colpo di gran classe. Hanno dato un validissimo contributo con un ottimo impatto in partita Kourfalidis, Ricci e Sankoh.

LA CRONACA

E’ capitan D’Orazio, con un gran sinistro al volo su un cross di Mazzocchi spizzato da un difensore blucerchiato, a sbloccare il risultato dopo 8 minuti di gioco.  I rossoblu non abbassano certo il baricentro dopo il gol e continuano ad attaccare. Ci prova in più di un’occasione soprattutto Fumagalli, che però non riesce a risultare efficace, peccando di precisione o trovando un attento Silvestri.  La Sampdoria si affaccia pericolosamente dalle parti di Micai in un’unica occasione, al 27′, quando Depaoli di testa trova l’opposizione del portiere rossoblu. Il Cosenza invece crea un gran volume di gioco e Fumagalli – che si infortuna a fine frazione e sarà costretto a uscire all’intervallo – impegna più volte Silvestri e in un paio di occasioni manda fuori di poco. A metà frazione, schiacciante il dato sul possesso palla a favore dei “Lupi” con il 65%. Numeri davvero disarmanti: sono 7 i tiri del Cosenza dopo 45′, di cui 4 in porta. Appena 2 invece le conclusioni della Sampdoria, solo una nello specchio. La Sampdoria sembra non reagire e il Cosenza si difende con ordine senza rischiare praticamente. Pochi spunti degni di nota e una evidente disorganizzazione generale affliggono i blucerchiati.

In avvio di ripresa Sottil fa tre cambi e subito arriva il pari con Ioannou, ma la Sampdoria torna in svantaggio nel giro di tre minuti per effetto di un tiro dalla distanza di Strizzolo sorprende Silvestri. A riportare in gara il Doria è Coda, ma dopo cinque minuti di controllo il Var annulla. Nell’ultima mezz’ora pian piano la Sampdoria prende campo ma la pressione risulta sterile e si registrano solo un paio di tentativi di Borini e uno di Coda, sempre imprecisi. Al termine di un lunghissimo recupero di 8 minuti è il Cosenza a festeggiare.

COSENZA-SAMPDORIA 2-1

MARCATORI:8′ D’Orazio, 3′ st Ioannou, 6′ st Strizzolo

COSENZA: Micai; Hristov, Camproese, Venturi; Ciervo (39′ st Mauri), Charkys, Florenzi (23′ st Kourfalidis), D’Orazio (30′ st Ricci); Kouan; Fumagalli (1′ st Strizzolo), Mazzocchi 23′ st Sankoh). A dsp.: Vettorel, Caporale, Dalle Mura, Cimino, Martino, Ricciardi, Rizzo Pinna. All.: Alvini

SAMPDORIA: Silvestri; Bereszynski, Riccio, Venuti; Depaoli, Bellemo (30′ st La Gumina), Vieira (1’st Yepes), Barreca (1′ st Ioannou); Akinsamiro (1′ st Benedetti) Sekulov (30′ st Borini), Coda. A disp. : Vismara, Ravaglia, Giordano, Veroli, Kasami, Meulensteen, Ferrari. All. Sottil

ARBITRO: Giuseppe Collu di Cagliari.  Assistenti: Lombardo di Cinisello Balsamo e Pressato di Latina.  Quarto ufficiale: Luongo di Napoli. Var: Dionisi dell’Aquila. Avar: Minelli di Varese.