Da giorni si cerca di rimettere ordine all’interno di una storia imbarazzante. C’è una dirigente medico del servizio 118 di Cosenza, Francesca Lupia, che viene accusata di aver utilizzato per ben due volte un intero equipaggio di due ambulanze (autista, infermiere, volontario) per un servizio decisamente “fuori ordinanza” (LA DIRIGENTE DEL 118 CHIAMAVA L’AMBULANZA PER FAR USCIRE I CANI): portare i suoi cagnolini a fare i bisognini. E c’è il datore di lavoro (l’Azienda sanitaria provinciale) – riporta la Gazzetta del Sud-Cosenza oggi in edicola – che per tutelarsi e, in attesa dell’accertamento della verità, ha disposto, con provvedimento vergato dal direttore amministrativo, Pasqualino Montilli, l’assegnazione temporanea al Distretto sanitario del Savuto.
Un provvedimento, tuttavia, impugnato dalla diretta interessata, che si difende e respinge la ricostruzione che sarebbe stata avvalorata dal suo capoufficio. E così ha dato mandato all’avvocato Massimo Petrone, che ha già chiesto la revoca immediata del provvedimento adottato minacciando di attivare il rimedio giudiziario.