Dopo 5 giorni e su precisa indicazione dei medici ho dovuto, mio malgrado, sospendere lo sciopero della fame.
Voglio sottolineare che si è trattato di una protesta civile e forte per reclamare un diritto e non il pietismo.
In assenza di risposte da parte dell’Asp ho dovuto fare ricorso d’ urgenza alla magistratura del lavoro e confido che possa restituirmi giustizia e serenità.
Ringrazio tutti i colleghi per l’attenzione riservatami e mi scuso con loro.
Mario Campanella
Fin qui il comunicato del giornalista. Ora bisognerà vedere cosa faranno i giudici del lavoro di Cosenza. Gli stessi che hanno stabilito che Raffaele Mauro era depresso o addirittura suggerito il risarcimento danni a un truffatore condannato in via definitiva come Pietro Filippo.
Attenzione a non tirare troppo la corda. Esiste un Consiglio superiore della Magistratura ed esistono i trasferimenti a Perugia, Varese o Sassari anche per voi…
Capito, signora Ferrentino col maritino medico trasferito dove vuole lui?