L’Asp di Cosenza è come un ammalato cronico, vigile e cosciente, ma con segni di recrudescenza della patologia, che quindi va tenuto sotto stretto monitoraggio. Va valutato opportunamente di volta in volta attraverso un’attenta osservazione, soprattutto per gli attori coinvolti. Della serie: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Eh sì, perché le visite all’Asp della Guardia di Finanza non mancano mai… Certo, se c’è di mezzo la procura di Cosenza meglio conosciuta come porto delle nebbie, qualcuno fa anche bene a ritenere che sia tutto fumo e niente arrosto. Ma se in mezzo alla questione ci si mette l’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) e magari anche Report, forse i nostri faccendieri dal colletto bianco un po’ di ansia iniziano ad averla.
Che l’Asp di Cosenza sia oggetto degli interessi dei media – di regime e non – è noto a tutti perché, quando si parla di salute ognuno di noi o un nostro familiare o magari solo un amico ha vissuto un’esperienza negativa al Pronto soccorso o al Cup per la prenotazione di un esame che era richiesto urgente e sono passati… anni. L’impossibilità di vedersi garantito un diritto dà fastidio e fa male soprattutto quando si sprecano i soldi pubblici. E quando ci si trova davanti a queste cose anche i media di regime chiudono un occhio e pubblicano.
Oggi l’Asp di Cosenza ritorna anche sulle pagine dei “peggiori” giornali di regime e lo sapete perché? Per inefficienza? Per mancanza di medici? No, niente di tutto questo. L’Asp di Cosenza torna sulla graticola per una procedura di affidamento di un servizio essenziale: quello della pulizia dei nostri ospedali. Per la bellezza di 46 milioni di euro viene aggiudicato alla RTI TEAM SERVICE – SNAM Lazio Sud il servizio di pulizia per 4 anni eventualmente prorogabile.
Fin qui tutto normale, il problema nasce nel momento in cui leggi che questo raggruppamento fa capo nientepopodimenoche… al senatore Claudio Lotito, uno dei “Paperoni” italiani che opera nel settore delle pulizie, della ristorazione, della manutenzione impiantistica, della vigilanza, e come il caro Berlusconi è anche proprietario di una squadra di calcio, la Lazio. Come si dice a Cosenza “chini tena sordi fa sordi, chini tena piducchi fa piducchi”.
In questo caso, il senatore Lotito, amico intimo del senatore Mario Occhiuto, con il quale condivide lo scranno al Senato (con tanto di “pisolini” quando parla il cazzaro…) e tutta una serie di iniziative “amicali”, che contribuiamo a pagare anche con i soldini di tutti noi, ha bisogno di far cassa con un appalto ultramilionario. E dove lo viene a trovare questo appalto? Ma all’Asp di Cosenza, naturalmente. Proprio lì dove sono iniziati tutti i mali della malarazza degli Occhiuto, quell’Asp che è sottoposta a “radiografia” tutti i giorni per la corruzione dilagante che vi regna e che ormai neanche i media di regime possono nascondere. Quell’Asp di Cosenza dove qualsiasi carta che viene prodotta, anche la carta igienica, è sottoposta minuziosamente ad un esame dettagliato, vagliata da avvocati ed esperti del settore, attenzionata agli organi di stampa e alla magistratura di tutti i livelli.
Perché da voci di corridoio pare che ci sia proprio un ufficio specializzato nel portare avanti le gare, con affidamenti poco chiari, non solo per l’Asp di Cosenza ma persino per tutta la Regione Calabria, con un “debole” per le società degli amici e degli amici dei politici. Infatti, non a caso l’Asp di Cosenza fu scelta per fare la gara per l’emergenza/urgenza, comprando auto rottamate della Lombardia…
Ma a Lotito non glielo aveva detto nessuno che era meglio che ci lasciava stare? Eppure, nonostante glielo avessero detto, ha fatto di tutto per sottrarre l’appalto al solito pezzo corrotto del Pd capeggiato dall’altrettanto solito Ferdinando Aiello. E tanto ha fatto che gliel’ha sottratto sotto il muso nonostante si fosse “coperto” con la foglia di fico della Dussmann. A questo punto Occhiuto – il presidente parassita non il cazzaro… – deve fare una scelta: può continuare a dare fiducia ad una dirigenza che fa le pentole ma non sa fare i coperchi? In molti ormai consigliano ad Occhiuto di cambiare i vertici dell’Asp che fino ad oggi non hanno fatto che fargli fare delle figuracce… Riusciranno i nostri eroi da far fuori il terribile Strafalaria e tutto il cucuzzaro? Lo scopriremo solo… scrivendo!









