Le due commissarie straordinarie venute dal Nord per volere della Lega e del grande “puparo” della sanità calabrese Andrea Urbani, le dottoresse Giuseppina Panizzoli da Bergamo e Simonetta Cinzia Bettelini dal Veneto, hanno lasciato – secondo la loro testa bacata – il loro regalo d’addio a due bene individuati personaggi della “paranza” della sanità cosentina. Ormai lo sanno tutti che sono state funzionali per tutta la durata del loro mandato all’Azienda Ospedaliera e all’Asp agli “ordini” della massomafia sanitaria e politica cosentina. E per fare un esempio calzante di quanto hanno combinato, basta dire che entrambe hanno agito in perfetta continuità con i loro predecessori ovvero Achille “Achilluzzu” Gentile all’Azienda Ospedaliera e il mitico Raffaele “Faccia di Plastica” Mauro all’Asp.
Le due commissarie del Nord, com’è noto, sono state nominate direttamente dal generale stralunato, al secolo Saverio Cotticelli, che a sua volta prendeva e prende ordini dal solito “burattinaio” Urbani mentre a curare direttamente i rapporti con le dottoresse è stata indicata Maria Crocco, ancora oggi subcommissaria della sanità calabrese (è lei la leggendaria Maria dell’intervista a Rai3 a Cotticelli), altro elemento della “cricca” di Urbani e come se non bastasse – ahinoi – cosentina purosangue.
Le due “scienziate”, come ormai tutti gli addetti ai lavori le definiscono, hanno aumentato a dismisura i debiti della sanità cosentina, hanno creato ulteriori disservizi negli ospedali e nella medicina territoriale, non hanno assunto medici e infermieri nonostante la pandemia, hanno tagliato servizi essenziali e hanno continuato solo a sperperare denaro pubblico per consulenze, incarichi e accreditamenti alle cliniche private dei loro amici politici sia del centrodestra sia del centrosinistra, visto che ormai lo sanno tutti che non c’è più distinzione.
La Panizzoli, la Bettelini e la Crocco (nel ruolo di “mandante”) hanno intessuto rapporti strettissimi con la coppia diabolica della sanità cosentina, formata dall’ingegnere Amedeo De Marco e dalla dottoressa Maria Teresa Pagliuso. Quest’ultima, come i lettori di Iacchite’ ben sanno, è meglio nota per essere la cugina della defunta presidente della Regione Jole Santelli e la figlia dell’ex consigliere regionale Dc Gino Pagliuso.
Ora, senza riportare alla luce cene e incontri conviviali della “cricca”, è del tutto evidente che l’ingegnere De Marco si è subito proposto come punto di riferimento per le due commissarie e infatti il 29 ottobre scorso, nonostante la morte della Santelli e nonostante fosse in scadenza di mandato, le due “scienziate” si sono esibite in una spettacolare “doppietta” di incarichi ai coniugi De Marco-Pagliuso che fa venire i brividi soltanto a tratteggiarne i contorni.
L’ingegnere Amedeo De Marco è stato nominato direttore del Dipartimento Tecnico-Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera dalla Panizzoli mentre – neanche 24 ore dopo – la dottoressa Maria Teresa Pagliuso è stata nominata direttore della Unità Operativa Complessa Igiene degli Alimenti e nutrizione dell’Asp dalla Bettelini.
Gli incarichi sono palesemente fasulli per una lunga serie di ragioni. Anzitutto, i commissari in scadenza di mandato (il mandato scadeva proprio alla fine di ottobre!!!) non possono firmare delibere di assegnazione incarichi. Ma non solo: l’ingegnere De Marco è anche sindacalista della “solita” Fedir, il rifugio preferito dei papponi della sanità cosentina, e dunque non può essere nominato direttore di Dipartimento essendo incompatibile. Quanto alla sua dolce metà, tutti sanno che la signora Pagliuso non ha mai lavorato in vita sua, ha vinto il concorso e ha fatto carriera nell’Asp solo in quanto figlia di Gino Pagliuso e cugina di Jole Santelli e oggi viene premiata dalla Bettelini con una graduatoria stilata da una commissione palesemente fasulla, che come da scontato copione ha ignorato che c’erano cinque concorrenti con titoli molto più qualificati della figlia di Pagliuso.
Ora la palla passa al Decreto Calabria e quindi al Pd e al M5s. Ci dicono che il Decreto è stato pubblicato oggi e che tra 10 giorni saranno nominati i nuovi direttori generali. Logica vorrebbe che chiunque prenderà il loro posto annulli immediatamente queste delibere della vergogna ma quando ci sono di mezzo Pd e M5s nulla può essere dato per scontato. Noi ovviamente vigileremo e nel frattempo non possiamo far altro che sputtanare, come al solito in perfetta solitudine, quello che accade a “Cos Angeles”. Sempre e comunque a futura memoria.