Cosenza, satira amara sul ristorante di via Isonzo aperto (di nascosto) ai tempi del Covid

La notizia della cena al ristorante in pieno centro a Cosenza con annessa irruzione dei carabinieri ha fatto un po’ sorridere ma ha anche indignato. Il classico episodio tragicomico che purtroppo non è certo inusuale anche in tempi di pandemia.

I sorrisi ironici sono dovuti al fatto che, alla vista dei carabinieri, le persone che stavano cenando dentro il locale (chiuso all’esterno ma ovviamente più che mai aperto e finanche rumoroso all’interno) hanno cercato di nascondersi sotto i tavoli o addirittura nei bagni come se quel “nascondiglio” li ponesse al riparo dalla figura barbina che invece hanno fatto. I carabinieri erano stati allertati da una serie di numerose segnalazioni di movimento e trambusto che non potevano sfuggire a chi abita o passa da quelle parti, ribadiamo per giunta in pieno centro.

Risultato: multe per tutti e rischio più che mai fondato di sospensione dell’attività da parte della Prefettura nei confronti del proprietario del locale. Già, molti cosentini sanno già qual è il locale ma a questo punto è persino giusto che se ne scriva il nome, che è “Le 3 Forchette”. Via Isonzo, 15. E un altro aspetto tragicomico da non sottovalutare è quello della “pubblicità” sui social, che oggi come oggi è più che mai l’anima del commercio. C’è scritto addirittura “consegna senza contatto” e la satira, per quanto amara, è decisamente inevitabile.