Da un po’ di tempo non scriviamo delle tragicomiche disavventure della chiesa cosentina. Dopo i fuochi d’artificio tra febbraio e marzo con l’inchiesta dirompente de Le Iene e conseguente sputtanamento generale per il vescovo emerito Nunnari, le diplomazie si sono messe al lavoro e così a molti non è sfuggito che proprio Italia Uno ha dato ampio spazio ad una inchiesta “riparatrice”. In questo caso Le Iene hanno tessuto le lodi di don Battista Cimino, missionario autentico della diocesi cosentina e a quanto pare hanno messo anche un “tappo” alle tanto strombazzate minacce di denuncia da parte di Nunnari.
Nonostante la pace con Le Iene, tuttavia, la diocesi cosentina non è per niente tranquilla e sono in tanti a definire “preoccupato” il vescovo Nolé. RadioCuria riferisce che nei giorni scorsi sono stati avvistati a Cosenza due emissari del Vaticano, che hanno girato in lungo e in largo le parrocchie per stanare i preti a rischio pedofilia e omosessualità. Lo scandalo, a quanto pare, sta diventando sempre più grande e si espande a macchia d’olio se è vero, come sembra, che almeno una decina di preti sono stati frettolosamente allontanati dai servizi della Curia proprio per evitare di essere presi con le mani nel sacco dagli emissari mandati da Roma.
Detto per inciso, i provvedimenti tardivi e praticamente inutili presi dal vescovo Nolé hanno finito per confermare tutti i dubbi sulla gestione della diocesi ed è per questo che il successore di Nunnari traballa e non poco sulla sua precaria poltrona rischiando concretamente di essere “trasferito” anche lui. Dilagano infatti le voci di degrado morale sulla chiesa cosentina e a questo punto non si può più fare finta di nulla. All’interno della diocesi, poi, sguazzano anche una serie di “poteri forti” ai limiti della legalità che non fanno altro che intorbidire ancora di più le acque, rendendo la situazione ingovernabile. Nolé e i suoi più stretti collaboratori stanno facendo di tutto per tenere la polvere sotto il tappeto ma con risultati – come al solito – disastrosi.
Si sussurra, dunque, che siano in corso grandi manovre in grado di cambiare volto ad una delle diocesi più chiacchierate e corrotte d’Italia. Non resta che attendere le risultanze della missione degli emissari del Vaticano, che dovrebbero essere imminenti.