Com’era facilmente prevedibile, la diocesi di Cosenza ha tirato fuori una sedicente lettera di una altrettanto sedicente Francesca per comunicare urbi et orbi che monsignor Nunnari non è impelagato in nessuna vicenda riguardante aborti. Il problema, tuttavia, come sempre a Cosenza dove nulla è come appare, è che c’è il trucco e quindi un’altra donna. Della serie, per dirla con Battisti, “Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non e’ Francesca…”. Ma non solo. A tale proposito, pubblichiamo volentieri una riflessione di Salvatore Pupo.
MA QUALE DELLE DUE DONNE E’ COINVOLTA?
Pare infatti che la Curia cosentina abbia consentito al suo don Abbondio di turno di frequentare due ragazze, di età e parrocchie diverse di nome FRANCESCA, che noi continueremo a chiamare F1 ed F2.
Mentre ci chiediamo quale delle due ha incontrato l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano,monsignor Nolè!
MA NOLE’ NON E’ SALOMONE!
Il racconto che oggi voglio proporre è tratto dal primo libro dei Re.
Salomone, uomo di enorme saggezza a cui Dio ha dato la capacità di saper distinguere il bene dal male, permette il trionfo della verità sulla menzogna.
Due donne reclamano entrambe la maternità di un bimbo e Re Salomone, dopo aver chiesto chi fosse la vera madre e aver ricevuto l’ovvia risposta da entrambe, propone di dividere il bimbo in due.
La vera madre non avrebbe permesso che il figlio morisse a costo di non vederlo mai più.
Al buon intenditore, poche parole!
Salvatore Pupo