Venerdì 12 maggio ore 18.30 a “LA BASE” in Via Macallè si presenta SODOMiA. Vita di un Boss e di un Operaio di Saverio Di Giorno. L’autore ne discuterà con Claudio Dionesalvi che ha contribuito alla stesura. Che senso ha avuto tornare indietro di qualche decennio e andare riprendere attraverso due vite i retroscena di processi, campagne elettorali, investimenti spariti?
Che lezioni possono dare? Tutte quelle che contano perché Cosenza e l’Italia sono posti che non cambiano mai davvero e non cambia nemmeno chi ha potere. È possibile definire una democrazia sviluppata una terra nella quale possono convivere tranquillamente un Operaio sfruttato e privato delle possibilità di scegliere e un uomo che può passa impunemente tra affari, azioni efferate e condizionare elezioni e investimenti?
Uno scarsissimo ricambio di classe dirigente ha fatto sì che le istituzioni fossero letteralmente occupate e gestite in maniera padronale da pochissimi che sono in larga parte gli stessi di quegli anni. E come ci si è garantiti tanta longevità? La risposta e semplice e la insegnano gli anni andreottiani: la ricattabilità. Chiunque abbia ceduto a compromessi, abbia scelto di chiudere gli armadi con qualche scheletro divenendo ricattabile ha continuato, diversamente chi ha fatto il suo è stato messo da parte con trasferimenti, punizioni o semplicemente accantonato nelle riserve. E quei segreti reggono il potere tutt’oggi. Non a caso la ristretta cerchia di professionisti (avvocati principalmente, ma non solo, anche banchieri), imprenditori, politici ricompare schematicamente.