Cosenza, suicidio perfetto a Terni (2-0) in 11 contro 10 per un’ora

Pierpaolo Bisoli non perdeva da oltre un decennio contro la Ternana… Evidentemente doveva diventare allenatore del Cosenza per sfatare questo tabù. Eh sì, perché la sconfitta dei Lupi oggi al “Liberati” di Terni ha davvero del tragicomico. La squadra di Bisoli infatti è stata “capace” di perdere una partita nella quale ha avuto la possibilità di giocare in superiorità numerica per oltre un’ora dopo il vantaggio iniziale dei rossoverdi. Ebbene, il Cosenza non solo non è riuscito a pareggiare ma ha anche preso un altro gol… Un suicidio perfetto. Ci sarebbe da stendere un velo pietoso per una squadra che dovrebbe dare il massimo per salvarsi e che invece, dopo le incoraggianti prestazioni con Alessandria e Frosinone, è completamente crollata. Una difesa da “banda del buco”, con il portiere Vigorito colpevole su entrambi i gol e con i centrali Rigione, Vaisanen e Hristov che sembravano giocare alle belle statuine; un centrocampo senza idee e senza grinta nel quale sono tristemente naufragati Palmiero, Kongolo e Boultam ma anche Situm e Liotti sugli esterni e un attacco, che senza rifornimenti, ha passato un pomeriggio da incubo. C’è da aggiungere altro? Sì, qualche altra cosa c’è. Anche l’allenatore ci ha messo del suo, escludendo incredibilmente dalla formazione titolare il giovane Florenzi, entrato solo quando la frittata era stata già fatta. Al di là della classifica, che ormai è delineata e vede come “massimo obiettivo” i playout, le sensazioni che si ricavano dalla gara di oggi sono molto negative e il calendario non aiuta, visto che martedì al Marulla arriva il Lecce primo in classifica.

LA CRONACA

Al 27′ la Ternana passa in vantaggio: Palumbo si invola sulla fascia sinistra, guarda in mezzo e serve con grande precisione Koutsoupias, che trafigge Vigorito in ritardo nel chiudere lo specchio della porta. Tre minuti dopo, le Fere sono costrette a rinunciare al loro capitano Defendi, espulso a causa di un imgenuo fallo di reazione su Caso. Nonostante gli avversari in inferiorità numerica, i l Cosenza non solo non ingrana ma al 41′ subisce il raddoppio: è ancora Palumbo ad illuminare, questa volta direttamente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Donnarumma che insacca di testa abilmente, anticipando Rigione e il goffo intervento in uscita dell’estremo difensore Vigorito. Al tramonto del primo tempo, l’ex attaccante del Brescia spreca una grandissima opportunità per firmare il tris, spedendo il pallone sopra la traversa.

Nella ripresa Bisoli inserisce Larrivey per Vaisanen e cambia modulo così come aveva fatto con l’Alessandria. L’attaccante va anche in gol dopo due minuti ma è in fuorigioco. Il problema è che il Cosenza non riesce a dare continuità alle sue azioni nonostante giochi in 11 contro 10 e così la Ternana non soffre quasi mai. Poi si scuote. Al 67′ Iannarilli compie una grandissima parata di istinto, negando la gioia della rete al Bati Larrivey. Ma è l’ultimo acuto di una gara da incubo. Successivamente, i padroni di casa sfiorano concretamente il tris con le conclusioni di Mazzocchi e Partipilo. All’84’ gli uomini di Bisoli sprecano un’altra grande occasione, questa volta con Liotti che spedisce il pallone alle stelle a pochi passi dalla porta difesa da Iannarilli. Ed è il desolante specchio della partita del Cosenza.

TERNANA-COSENZA 2-0

TERNANA (3-5-2): Iannarilli; Bogdan, Sørensen, Celli; Defendi, Koutsoupias (24’st S.Diakite), Proietti (8’st Agazzi), Palumbo, Martella; Donnarumma (24’st Mazzocchi), Partipilo (39’st Salzano).

Panchina: Krapikas, Ghiringhelli, Boben, Mazza, Furlan, Peralta, Capone, Rovaglia. Allenatore: C.Lucarelli.

COSENZA (3-5-2): Vigorito; Hristov, Rigione, Vaisanen (1’st Larrivey); Situm, Kongolo (40’st Arioli), Palmiero (15’st Florenzi), Boultam (1’st Di Pardo), Sy (15’st Liotti); Caso, Laura.

Panchina: Matosevic, Tiritiello, Venturi, Gerbo, Carraro, Vallocchia, Voca. Allenatore: P.Bisoli.

Arbitro: Baroni (Firenze).