La Farmacia Verre di Sant’Ippolito è finita nei guai per traffico di sostanze dopanti. La procura di Cosenza, che notoriamente dorme sonni tranquilli per i reati legati alla corruzione, quando si tratta di droghe (quasi esclusivamente leggere) e di doping, è sveglia come non mai (si fa sempre per dire).
La Farmacia Verre del dottor Antonio Verre è una delle 24 farmacie cittadine ed ha evidentemente a che fare col mondo del ciclismo amatoriale. Nella frazione di Sant’Ippolito, infatti, c’è una lunga tradizione ciclistica ed una società che organizza e partecipa a molte gare. Il dottor Antonio Verre, 63 anni, è stato arrestato dall’irreprensibile Spagnuolo e con lui il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica di ciclismo di 67 anni, accusati di aver messo in commercio attraverso canali illeciti farmaci dopanti destinati ai ciclisti dell’associazione.
Le indagini hanno evidenziato responsabilità penali a carico di altri cinque indagati a piede libero, tra cui: un medico di base, fratello del farmacista, a cui risalgono i ricettari con cui venivano prelevati i farmaci e concretizzata la truffa al Servizio sanitario nazionale, che sarà sottoposto ad interrogatorio nei prossimi giorni finalizzato all’eventuale irrogazione della sospensione dall’esercizio della professione medica; una dipendente della farmacia, accusata di esercizio abusivo della professione sanitaria, non essendo risultata in possesso dei titoli necessari ed esercitare all’interno della farmacia; tre ciclisti dell’associazione accusati di aver acquistato e utilizzato illecitamente i farmaci dopanti.
In aggiunta ai provvedimenti cautelare personale è stato disposto il sequestro preventivo della farmacia ubicata in c.da Sant’Ippolito di Cosenza e il sequestro per equivalente di 734mila euro, somma pari ell’entità della truffa stimata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.