Quello che segue è un nostro articolo, pubblicato il 23 novembre scorso, scritto dopo la notizia, diramata dallo stesso sindaco, che la gara per le luminarie era andata deserta. Per noi il perché nessuno ha partecipato a quella gara è sempre stato chiaro: o la MedLabor o nessuno. Oggi qualcuno si è premurato di far sapere all’opinione pubblica dell’ennesimo blitz della Guardia di Finanza in Comune. La fonte, come riportano diverse testate on line, dice che la “visita” dei finanzieri mira ad accertare il perché della mancata partecipazione delle ditte (16) invitate alla gara. Nonostante 300mila euro di lavori. Così com’è parsa strano a noi, evidentemente, questa “diserzione”, è parsa strana anche ai finanzieri che vogliono vederci chiaro. E la saga continua. Di seguito l’articolo:
La gara per l’assegnazione dei lavori relativi alle famigerate luminarie in città, è andata deserta. Su 16 aziende chiamate a produrre un’offerta, nessuna ha inteso partecipare. Ad annunciarlo il sindaco Occhiuto in un lungo post dove, per quanto successo, se la prende con chi fa il proprio dovere di cittadino. Per Occhiuto la colpa della gara deserta è di tutti coloro i quali in questi anni hanno ripetutamente chiesto trasparenza e legalità nella gestione dei soldi pubblici. Come a dire: in questa città, purtroppo, c’è tanta gente che non si fa i cazzi propri e per colpa loro la gara è andata deserta. Tutti hanno timore, evidentemente, a partecipare a questa gara, perché nessuno vuole mettersi contro la MedLabor che ha sempre fornito questo genere di servizi alla pubblica amministrazione.
Occhiuto accusa di delazione chiunque abbia prodotto legittime denunce in procura sul suo operato: se da cittadino onesto ti sei accorto di questo o quell’intrallazzo amministrativo e decidi di informare la procura, per Occhiuto sei un cantaro: tra uomini d’onore bisogna rispettare la consegna del silenzio e dell’omertà, non si denunciano i compari e gli amici egli amici. Solo gli infami, per Occhiuto, fanno questo. E’ questa la logica d’Occhiuto.
Solo lui può denunciare chi gli pare e pretendere l’apertura di inchieste farlocche contro i suoi nemici, senza correre il rischio di essere accusato di delazione o pentitismo. E’ ancora convinto che la procura sia al suo esclusivo servizio. E in quanto tale deve adoperarsi, così com’è successo fino ad ora, solo per lui. Ma sia Spagnuolo che la Manzini – che hanno capito che continuare a coprire gli intrallazzi di Occhiuto di questi tempi è diventato altamente pericoloso – hanno deciso di mollarlo al proprio destino. Entrambi sanno bene che si sono accesi i riflettori dello stato sulla procura, e da qui a breve qualcuno da Roma potrebbe interessarsi al loro di operato. Meglio perciò farsi trovare pronti e con le carte in regola e soprattutto stare lontani da Occhiuto.
La gara delle luminarie andata deserta dimostra, invece, la pressione mafiosa esercitata sulle altre ditte dalla MedLabor: se non lo fanno loro questo lavoro, non lo deve fare nessuno. Il messaggio è chiaro ed è arrivato a tutti. E poi, capita l’antifona, le altre ditte non vogliono avere niente a che fare con questa amministrazione. Tanto da rifiutare, in tempi di vacche magre, un lavoro. Che è quanto dire.
Occhiuto lo spavaldo abbassa la cresta e cerca di mettere pezze laddove può, ma i risultati non sono più quelli di una volta. Senza i suoi compari in procura poco può fare. Certo, c’è ancora chi come Cozzolino gli presta ascolto, ma anche per lui il tempo degli intrallazzi è giunto al termine. A breve anche Cozzolino sarà chiamato a dare spiegazioni del suo operato, e quando questo avverrà tutto il castello di bugie, di menzogne, di ricatti, di minacce messo in piedi dalla paranza Occhiuto/Potestio/Cozzolino cadrà miseramente, seppellendo sotto le macerie ladri, corrotti, mafiosi e servitori infedeli dello stato.