Cosenza. Verità per Ilaria, chiuse le indagini. La famiglia: “Siamo certi che alla guida c’era Molinari. Pronti a costituirci parte civile”

Alleluja, alleluja. La procura di Cosenza ha notificato nella giornata di ieri l’avviso di conclusione delle indagini a Mario Molinari, 45 anni, dipendente della Provincia, accusato di omicidio stradale per la morte di Ilaria Mirabelli, la 38enne cosentina deceduta il pomeriggio del 28 agosto lungo la strada provinciale 108, nei pressi di Lorica in un incidente autonomo che ha coinvolto la Volkswagen Up di proprietà del padre di Molinari, Antonio, 75 anni.

Mario Molinari si trovava con Ilaria quel maledetto pomeriggio e oggi abbiamo appreso ufficialmente dai pm Mariangela Farro e Donatella Donato che l’ipotesi di reato fa leva – evidentemente – sulla convinzione che alla guida ci fosse proprio lui, circostanza finora sempre smentita dall’indagato, che afferma cha a guidare fosse la ragazza.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Mario Molinari avrebbe provocato il decesso di Ilaria per imprudenza, imperizia e negligenza alla guida. Alla base dell’accusa ci sarebbero la velocità non adeguata, stimata intorno agli 80 km/h, la guida sotto l’effetto di alcol e cocaina, oltre a uno stato generale di alterazione psicofisica. Inoltre, Molinari non avrebbe mantenuto “il controllo dell’autovettura da lui condotta, non riuscendo a compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza per evitarne l’uscita di strada”.

L’avviso di chiusura indagini arriva a distanza di oltre 8 mesi dai fatti e dagli accertamenti irripetibili svolti in più riprese sulla Volkswagen del padre di Molinari e a un paio di mesi di distanza dalla decisione del Tribunale del Riesame, che ha revocato gli arresti domiciliari imposti nello scorso mese di febbraio all’indagato. Mario Molinari adesso ha 20 giorni di tempo per chiedere un eventuale nuovo interrogatorio o presentare altre memorie difensive. Scaduti i 20 giorni, la procura chiederà – speriamo entro tempi ragionevolmente brevi – il rinvio a giudizio del soggetto, nell’udienza preliminare che dovrebbe essere celebrata nel giro di un paio di mesi.

La famiglia Mirabelli è difesa dall’avvocato Guido Siciliano, che ha rilasciato una breve dichiarazione a nome di tutti i familiari: “Siamo certi che alla guida dell’autovettura c’era Mario Molinari. Vogliamo verità e giustizia per Ilaria e per questo siamo pronti a costituirci parte civile nel procedimento penale”.