Cosenza, via libera alla nomina del galoppino di Ambrogio nella polizia provinciale

Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi ed è puntualmente avvenuto. Del resto, la coppia dei regnanti alla Provincia di Cosenza e al Comune di San Giovanni in Fiore (la Regina Rosaria Succurro e il Re Marco Ambrogio) è così prevedibile che non serve molto per capire le sue mosse. E così il penoso galoppino di Ambrogio, tale Rosario Marano, è stato nominato coordinatore della Polizia provinciale dopo essere stato comandante del Corpo dei vigili urbani di San Giovanni in Fiore.
Di seguito, vi ricordiamo come si è arrivati all’ennesima pessima operazione clientelare della coppia senza vergogna della politica cosentina, sempre più lanciata sulle orme di Capu i Liuni e Madame Fifì (otto e nove fora maluacchiu…). 

Dopo aver vinto le elezioni alla Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro ha dato il via alle solite operazioni da basso impero della nomina di clientes et parentes nel suo secondo regno, dopo il Comune di San Giovanni in Fiore. E così, tra le altre cose aveva mandato via due dirigenti della polizia provinciale o per meglio dire aveva revocato la posizione organizzativa “Servizio coordinamento Polizia Provinciale, Servizi vari” al dipendente Di Iuri Salvatore e la posizione organizzativa “Coordinamento Servizi Stradali “al dipendente Librandi Francesco. Agli addetti ai lavori era sembrato chiarissimo che la Succurro s’era liberata dei due per fare posto ad altri suoi lecchini e così oggi arriva anche la conferma dell’operazione, che prevede la “promozione” nella polizia provinciale dell’attuale comandante dei vigili urbani di San Giovanni in Fiore, tale Rosario Marano. 
Questa è la delibera dove si “libera” il comandante dei vigili di per un utilizzo con la polizia provinciale.

Il personaggio in questione è un galoppino di Marco Ambrogio. Da quando è arrivato il Re a San Giovanni, Marano è diventato suo tirapiedi, e con l’avvento della Succurro alla Provincia, il Marano ha fatto subito richiesta per avere un posto come dirigente nella polizia provinciale, Marco Ambrogio non ha potuto dire di no semplicemente perché il Marano si è inimicato tutti per questa amministrazione e questo il Re lo sa… Ecco perché non ha potuto fare altrimenti ma la cosa più grave in tutta questa storia è che il comune di San Giovanni in Fiore è sotto organico per quanto riguarda i vigili urbani quindi spostare il comandante non sta né in cielo né in terra ma a questa gente del bene comune poco importa, badano solo ai propri interessi.