Cosenza, viale Mancini. Una rotonda sul ma(l)e

Una rotonda sul male

Puntuale come le retrocessioni sfiorate, evitate e centrate del Cosenza Calcio, anche quest’anno a salutare l’ingresso nell’estate 2025 ci ha pensato l’impianto semaforico di Viale Giacomo Mancini, l’unico rimasto su tutto il viale dopo lo sconquasso dell’arteria stradale pensata per liberare il centro città dall’assalto delle vetture e connettere i quartieri periferici fino ad allora separati, a mo’ di apartheid urbano, dalla linea ferroviaria dismessa nel 1987 che attraversava la città per raggiungere Paola.

https://www.youtube.com/watch?v=0VUcw1NS6dA&t=208s

Come un malato terminale l’impianto, dapprima lampeggiante, ha smesso di funzionare affidando la gestione del trafficatissimo incrocio alla buona volontà degli utenti, i quali devono fare i conti con un intricato dedalo di accessi in un’area che ormai pare essersi rassegnata a diventare l’ennesima salutare rotonda, atteso che sulla direttrice, che da Vaglio Lise conduce all’incrocio con il viale, persistono tre impianti semaforici che rallentano notevolmente il traffico in entrata e in uscita dallo stesso viale.

E quanto lontani paiono i tempi in cui Cosenza doveva diventare una città di mare, con i rendering che immaginavano già le barchette a vela lungo il Crati reso navigabile, l’ovovia che collegava il castello normanno svevo al lungofiume boulevard regalando l’impareggiabile panorama cittadino della direttrice sud-nord dominato dall’imponente Ponte di Calatrava, intitolato a San Francesco di Paola.

https://www.youtube.com/watch?v=OtTvN7lvZrQ

Visioni a cui sono seguite dismissioni di servizi pubblici come il trasporto urbano e quindi proprio come ci insegna il santo, morto a Tours nel 1507, spesso si è costretti a muoversi con l’omonimo cavallo, nonostante il caldo particolarmente asfissiante nel catino rovente in cui si trasforma la città nel periodo estivo e pazienza se nel frattempo il mare non ha fatto capolino a Cosenza: per sostituire l’impianto semaforico di Viale Giacomo Mancini ci accontenteremmo volentieri di una rotonda…

Giuseppe Donato