dal profilo FB di Sergio Nucci
Ho letto l’ordinanza del 4 gennaio scorso che proroga le parziali modifiche alla viabilità in via Piave e via Isonzo.
Di istinto ho pensato ad un ravvedimento operoso dell’amministrazione, viste le sacrosante lamentele dei commercianti fortemente penalizzati dai tanti provvedimenti sulla viabilità posti in essere dalla giunta Occhiuto, ed ho anche espresso la mia soddisfazione a quanti operano in quelle strade convinto che la marcia indietro fosse frutto dei loro mugugni. L’ho fatto davvero in buona fede ma sbagliavo.
Sbagliavo perché, a detta proprio degli operatori commerciali, quel provvedimento nulla ha a che fare con le loro lagnanze quanto con quelle (più autorevoli?) di Confagricoltura che opera nella zona e che senza mezzi termini, un po’ come aveva fatto l’inascoltata Curia, aveva minacciato di trasferire la propria sede fuori dalla città di Cosenza, essendo quella attuale irraggiungibile dai tanti che a quell’associazione aderiscono (http://www.iacchite.com/cosenza-via-piave-anche-confagricoltura-contro-la-ztl-del-cazzaro/).
Una vittoria dell’amica Paola Granata dunque, che ha alzato la voce, e ha fatto bene, ed ha raggiunto l’obiettivo prefissato, ma non certo una vittoria per i commercianti che con la proroga di quel provvedimento non hanno ricevuto alcun beneficio. Ma resta una vittoria di Pirro, visto che nessun beneficio alla viabilità, almeno fino ad oggi, è scaturito da quella marcia indietro. Congestionata era la zona e congestionata è.
Morale della favola si continua a fare i forti con i deboli ed i deboli con i forti, ciò non toglie che, a volte, vedendo alcuni forti farsi rispettare si avverte una vaga sensazione di piacere.