Le vaccinazioni frenano sempre di più in Calabria nonostante le chiacchiere del parassita che sta alla Regione. Venerdì scorso, secondo i dati della Protezione Civile, sono state registrate, complessivamente, 8.279 somministrazioni (785 prime iniezioni, 3.099 “richiami”, e 4.395 “booster”). Complessivamente, secondo il report del Commissario nazionale, restano scoperti (senza alcuna dose, al netto dei guariti) 80.435 over 50 per i quali l’adesione alla campagna è diventata obbligatoria. Da martedì 15 febbraio, poi, rischiano la sospensione dal posto di lavoro molti di quei 27.599 cinquantenni (50-59) che non hanno aderito alla campagna di profilassi e buona parte dei 16.856 sessantenni (60-69) per la medesima ragione. Ora, davanti a una situazione molto chiara che riflette la mancanza di volontà di questa platea rispetto alla vaccinazione ci si chiede cosa farà il parassita di cui sopra? Metterà ancora “wanted” o si chiuderà la fogna dalla quale continua a emettere suoni per la cui decifrazione sarebbe necessario un traduttore simultaneo?