Covid Cosenza e provincia, il piano vaccinale è nel caos. Tutte le domande senza risposta

Ci sono pochi dati certi rispetto al SARS-CoV-2, tra questi le statistiche rispetto alle persone decedute a causa dell’infezione. L’età media dei pazienti deceduti è 81 anni (mediana 83, Range 0-109, Range interQuartile – IQR 75_88). Tale dato dovrebbe immediatamente collegarsi alle categorie di persone da proteggere in una prima fase di vaccinazione: anziani over 80. Il piano vaccinale nazionale di conseguenza, subito dopo il personale sanitario, prevede la vaccinazione delle persone anziane ricoverate in rsa e immediatamente dopo, quella di tutti gli altri anziani. Cosa succede invece a Cosenza e dintorni (e più in generale in Calabria), a 2 mesi esatti dall’avvio della campagna vaccinale? Succede che “a giorni inizieremo a vaccinare gli anziani”, nel medio Savuto abbiamo individuato il locale, nel Comune di Rogliano e paesi limitrofi inizieremo fra un paio di giorni, a Paola e Altomonte abbiamo iniziato qualche giorno fa, a Cosenza città la leggenda narra che qualche medico di base abbia iniziato in solitaria con i suoi assistiti.

Nel frattempo abbiamo iniziato sabato 27 con i pazienti fragili in ospedale. Da Catanzaro giungono notizie che si può somministrare solo il vaccino Moderna (perché mai questa particolarità nel capoluogo resta un mistero). Dove si prenota? Chi prenota? Esiste un numero fisso, non contattabile. Non siamo così progrediti da poter utilizzare il web (questo però lo abbiamo dichiarato subito, a scanso di equivoci). Quello che risulta certo ad oggi, come le statistiche, è che da queste parti le Asp e i Comuni si sono specializzati nella stesura di elenchi. Sono stati creati elenchi con le adesioni al vaccino di tutte le categorie pensabili: forze dell’ordine, Sprar, docenti di ogni ordine e grado e finalmente anziani.

I comuni hanno da tempo inviato gli elenchi all’Asp dei cittadini over 80 e il processo pare essersi fermato lì per molti comuni. Non è dato sapere altro… il vaccino arriverà a sorpresa, all’improvviso dal nulla cosmico della sanità pubblica calabrese. Nel frattempo il problema principale per la Regione Calabria rimane la chiusura delle scuole per una futura vaccinazione dei docenti. Gli anziani muoiono di solitudine, se non di covid. Altri dati certi: Astrazeneca, secondo il sito ufficiale del governo italiano, ha inviato in Calabria tra il 9 e il 20 febbraio, 33.400 dosi. Chi le ha viste? Pfizer Inc. in tutto, da fine dicembre 2020 al 28 febbraio 172.280 dosi, tra queste inoculate 98.608.

Le altre 73.672 che fine hanno fatto, se ad oggi l’Asp di Cosenza afferma di non avere abbastanza vaccini per accelerare la campagna vaccinale degli anziani? Abbiamo vaccinato in lungo e in largo gli operatori sanitari, inclusi amministrativi, iscritti agli ordini, etc. Potremmo velocemente utilizzare le rimanenti dosi Pfizer per gli anziani? Potevamo somministrare dal 02 febbraio 2021 Astrazeneca ad amministrativi e operatori meno a rischio e riservare lo Pfizer per gli anziani (Astrazeneca somministrabile con limite di età)?

E in questa incertezza è tollerabile sentir dire che l’intero dipartimento di lingua e cultura dell’Unical (speriamo si siano limitati ai docenti) è stato già vaccinato, in base a priorità valevoli soltanto per la città di Cosenza? E ancora, questi docenti sono stati vaccinati con Pfizer? Nessun vaccino Astrazeneca sembra essere stato somministrato. Gli elenchi di adesioni si moltiplicano in un’atmosfera schizofrenica e surreale, mentre lasciamo scoperti i nostri anziani, esponendoli a maggiori giorni di rischio. La spiegazione dei pochi dati certi che si evidenziano, a rigor di logica, rinvia ad un’organizzazione senza un piano d’azione efficace…o meglio, senza un piano d’azione. Nessuno dirige, nessuno ha idea di come gestire i vaccini e distribuirli. Si procede per tentativi ed errori, nel buio più cupo e nel silenzio assordante del commissario Longo. Dovrebbe levarsi un solo grido a Cosenza e dintorni oggi: “Continuate a rubare, ad occupare posti che non vi competono, ma non fate morire i nostri anziani. Dovevate iniziare a vaccinarli da almeno 15 giorni e con una velocità di progressione lontanissima da quella con la quale vi apprestate a procedere!”. Non importa dove sono finite le dosi mancanti ma quelle rimaste devono essere riservate agli anziani, in uno slancio di umanità e dignità doveroso verso questa terra.