Covid Cosenza, straordinari d’oro all’Asp. L’interrogazione parlamentare del M5s a Speranza e Gualtieri

L’arrivo della Guardia di Finanza all’Asp di Cosenza per l’acquisizione delle tabelle relative agli straordinari d’oro della dirigenza medica, in maniera particolare per quelli estivi quando – come tutti sanno – non c’erano pazienti ricoverati e solo pochissimi in isolamento domiciliare, ha riproposto la fatidica domanda: ma questi medici sono “eroi” o “furbetti”?

A margine del blitz delle Fiamme Gialle, c’è da riconoscere che il M5s è stata l’unica forza politica a cercare di fare luce su questa vicenda, che Iacchite’ ha sollevato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica tra l’8 e il 10 dicembre. Alcuni esponenti grillini, in particolare, avevano già fatto notare diverse incongruenze rispetto alla farsa della diffusione dei dati sui contagi, ai quali ormai non crede più nessuno. 

L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza pubblica i dati Covid per singolo Comune, poi rende il relativo link inattivo, dopo ripubblica i dati ma non tutti, quindi ci ripensa e li fornisce aggregati, per tenerli infine per se, senza renderli accessibili. Pare un giochino. E sarebbe divertente – affermava qualche settimana fa il giornalista Emiliano Morrone – se si trattasse della quantificazione delle cornacchie della Sila Grande e non di numeri che riguardano la vita delle persone, cui sono richiesti sacrifici, pazienza e sopportazione, anche per i guadagni perduti. Morrone aveva scritto al commissario Longo e al procuratore Gratteri, mentre il deputato del M5s Francesco Sapia ha rivolto una interrogazione al ministro Speranza perché questo balletto è intollerabile. Se dipende da difficoltà organizzative, si risolvano immediatamente. Se è causato da altro, deve emergere. Perché abbiamo il diritto di sapere. Si chiama “trasparenza”. In assenza della quale, specie se prolungata, diventano più che legittimi i cattivi pensieri.

E anche la questione degli “straordinari d’oro” ha determinato, come potete leggere dopo la schermata della delibera dell’Asp, l’intervento del M5s, che attraverso lo stesso deputato Francesco Sapia ha chiesto lumi, con una interrogazione parlamentare, al ministro della Salute Speranza e al ministro dell’Economia Gualtieri per capire se tutta questa massa di denari è giustificata da ore di straordinario effettivamente svolte e soprattutto da risultati e obiettivi (?!?) effettivamente raggiunti. O se, al contrario, ci troviamo davanti ad una squallida operazione di arricchimento per una ormai bene individuata “cricca” di soggetti. Ma ecco il testo integrale del comunicato stampa di Sapia relativo agli straordinari del 10 dicembre scorso.

COMUNICATO STAMPA

Sugli «oltre 700mila euro» di straordinari al personale dell’Asp di Cosenza preposto alla prevenzione e al monitoraggio del Covid, il deputato M5S Francesco Sapia ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri della Salute e dell’Economia, cui ha chiesto «se, per il tramite del commissario ad acta, non ritengano di verificare la correttezza amministrativa delle relative procedure, a garanzia del buon andamento del piano di rientro». In particolare, ha scritto il deputato nel suo atto parlamentare, secondo notizie stampa «a marzo il direttore aziendale reggente, Giampaolo Grippa, si sarebbe opposto ad una prima richiesta, nel complesso superiore ai 200mila euro, di pagamento di straordinari da 60 euro all’ora, per poi autorizzarla previa autocertificazione delle ore effettuate nelle unità speciali, tra i cui componenti, per quanto ricostruito dalla testata on line Iacchitè, da giugno ad agosto scorsi ci sono stati dipendenti che hanno totalizzato oltre 200 ore di servizio, in pratica 25 giorni di lavoro aggiuntivo». «Ora – conclude Sapia – è bene, nell’interesse di tutti, verificare la corrispondenza tra atti e fatti, attraverso l’intervento del commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo. Saremmo di fronte a indiscutibili esempi di eroismo, se le ore di straordinario fossero state effettivamente svolte per come registrate nel prospetto di pagamento. In caso contrario, se ci fossero state delle alterazioni sarebbe il caso di informarne la Procura».