Crosia, il sindaco e la sua promessa di cartapesta: la scuola di Sorrenti resta un sogno

Il sindaco di Crosia e la sua promessa di cartapesta: la scuola di Sorrenti resta un sogno

Da due anni i bambini di Sorrenti, una frazione di Crosia, aspettano di tornare nella loro scuola dell’infanzia, ma il sindaco Antonio Russo non ha mantenuto la sua promessa di consegnarla alla comunità. I piccoli alunni hanno dovuto cambiare tre volte sede, tra cui l’oratorio del parroco Don Claudio Cipolla, che ha offerto ospitalità a tre classi senza chiedere nulla in cambio. Invece di ringraziare il sacerdote, il sindaco lo ha attaccato duramente in consiglio comunale, accusandolo di mentire sui ritardi dei lavori.

La verità è che il sindaco Russo ha portato il comune al collasso finanziario, impedendo il pagamento della ditta che doveva mettere in sicurezza la scuola. Il sindaco ha cercato di scaricare le colpe su altri, nascondendo la realtà alle famiglie e al mondo scolastico. Il gruppo consiliare di opposizione “La città libera che vogliamo” ha espresso la sua indignazione per il comportamento “vergognoso e inaccettabile” del sindaco e la sua solidarietà al parroco Don Claudio Cipolla.

Il sindaco Russo è ormai alla fine del suo mandato elettorale, e i cittadini non credono più alle sue parole. La sua fine politica è vicina, insieme a quella dei suoi fedeli compagni e del suo nipote, il principino dai mocassini, come lo chiamano scherzosamente i suoi detrattori. La scuola di Sorrenti rimane un simbolo della sua inefficienza amministrativa e della sua arroganza.