Crotone. Capocolonna, vento strappa velo protettivo: visibile il mosaico dei delfini

CROTONE – Il forte vento dei giorni scorsi ha strappato il telo protettivo che copre il mosaico dei delfini a Capocolonna. Il danno, che ha interessato solo il telo, sarebbe avvenuto due giorni fa. La direzione del parco archeologico è stata avvisata e ha approntato un intervento per evitare che possa essere danneggiato il mosaico scoperto nel 1910.
Un mosaico che hanno visto in pochi considerato che anche nel 1910 venne subito ricoperto e pare che neppure lo stesso Paolo Orsi, che ammalato, da Locri dirigeva la campagna di scavo a Capocolonna, lo abbia mai visto dal vivo, ma solo su disegni. La protezione risulta sia stata tolta solo nel corso dei restauri conservativi nel 2003 e nel 2017.
Per questo andare a Capocolonna in questi ultimi giorni dell’anno può regalare la visione di questa meraviglia dell’arte greca.

L’opera, che fa parte del complesso del balneum, viene così descritta nel sito dei Beni culturali della Calabria (nella sezione dedicata al Parco archeologico di Capo Colonna): “decorato con una fascia esterna a meandro che cinge una seconda bianca con iscrizione di dedica dei duoviri Lucilius Macer e Annaeus Traso, che edificarono il complesso. Due fasce nere con fascia mediana decorata a cirri, incorniciano l’emblema con rombo centrale, decorato a scacchiera, inscritto in un quadrato, con quattro delfini negli spazi angolari superstiti”.

In attesa che venga effettuato l’intervento per conservare al meglio l’opera, la rottura del telo causata dal vento è da considerare un segno: probabilmente quel mosaico merita di essere mostrato al pubblico. Un ‘miracol0’ che potrebbe fare il nuovo istituto autonomo del Parco archeologico di Crotone e Sibari voluto dal ministero della Cultura. La natura ci dice che quella meraviglia va mostrata accanto alla colonna superstite del tempio di Hera Lacinia. Fonte: Il Crotonese