La corruzione dilagante all’interno dell’Aterp di Crotone è uno degli aspetti più squallidi del blitz della Dda Glicine Acheronte. Oliverio, Sculco e Devona in combutta con Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio hanno individuato una serie di figure chiave per portare a termine i loro affari. A partire dal “capo” ovvero un colletto bianco completamente asservito a queste logiche: si chiama Ambrogio Mascherpa.
VICENDE DIMOSTRATIVE DEL CONDIZIONAMENTO NELLE NOMINE, NEI
CONCORSI E NEGLI INCARICHI CONFERITI Al TECNICI
IL CONDIZIONAMENTO DELL’ATERP
Nella trattazione dei singoli capi di accusa, è emerso ii forte condizionamento che ii duo Sculco- De Vona è riuscito ad operare nell’ambito dei lavori assegnati dall’ ATERP di Crotone.
Ciò è stato possibile proprio grazie alla prodromica attività di individuazione dei soggetti che venivano posti ai vertici dell’ente, grazie alle nomine eterodirette e piegate ai loro specifici interessi.
Cosi il P.M. nella richiesta.
“Anche questa vicenda dimostra ii forte interessamento di DEVONA Giancarlo e di SCULCO
Vincenzo nelle vicissitudini dell’ATERP. Rileva la conversazione Ira DEVONA Giancarlo e MASCHERPA Ambrogio dopo l’incontro con ADAMO Nicola e BRUNO BOSSIO Vincenza, nel corso della quale il DEVONA si premurava di consegnare una lista di professionisti da assumere all’interno dell’ATERP al fine di soddisfare gli interessi, chiaramente informati da esigenze politiche, di plurimi esponenti politici (ADAMO Nicola, BRUNO BOSSIO Vincenza, OLIVERIO Mario, ROMEO Sebi, MUSMANNO Roberto, BEVACQUA Domenico e NUCERA Carmelo).
lnoltre, nella conversazione del 1° settembre 2018, DEVONA e SCULCO dimostravano
particolare interesse in ordine a nominativi di personaggi crotonesi da immettere in incarichi di operatori sociosanitari e infermieri, consulenti a tempo determinato e ulteriori incarichi presso Comune di Crotone e Aterp. In particolare, per quanto riguarda l’Aterp. i due manifestavano interesse per la figura dell ‘ingegnere MASCHERPA Ambrogio, da designare quale direttore generale.
Risulta, altresi, che questi si sarebbe incontrato nel mese di aprile 2018 con DEVONA
Giancarlo e OLIVERIO Mario, proprio in re/azione alla questione relativa alle assunzioni nella provincia di Crotone. Infatti dopo circa un mese, con delibera del commissario straordinario MASCHERPA Ambrogio, veniva stabilita la programmazione del fabbisogno annuale e triennale di personale, cui conseguiva una delibera del Consiglio regionale della Calabria del 17 luglio 2018 che approvava il bilancio di previsione triennale dell’ATERP. Quindi, tutto questo costituisce l’antefatto della conversazione del 1° settembre nella quale, come detto, DEVONA e SCULCO ragionavano sulle nomine di soggetti all’interno dell’ATERP.
Venivano menzionati LUMARE Francesco, SCALZI Guido, GRECO Filomena e il figlio di MEGNA Aldo. Gli stessi venivano indicati come soggetti segnalati a SANTILLI Nicola.
Secondo SCULCO, l’aspetto fondamentale era legato alla “stabilizzazione” della figura di MASCHERPA Ambrogio, che in quel momento era commissario straordinario dell’ente, su nomina di Oliverio. In sostanza sarebbe stato opportuno che questi venisse designato direttore generale. Rilevante risulta, rispetto alla tematica delle nomine, l’interlocuzione del 6 ottobre 2018 tra DEVONA Giancarlo e l’avvocato TESORIERE Ottavio, ii quale gli chiedeva informazioni sul concorso all’ATERP dovendo “sistemare” il proprio figlio Francesco.
fl 22 marzo 2019 il dirigente generate PALLARIA Domenico approvava l’avviso pubblico per
la formazione della manifestazione di interesse per l’elenco dei candidati idonei al conferimento dell ‘incarico di direttore generale dell ‘ATERP.
Risultavano pervenute 32 domande e veniva nominata una commissione composta da: ZITO Bruno, DONATO Mario e GIOVINAZZO Giacomo. Il 13 agosto 2019, dopo la trasmissione degli esiti della commissione, su 17 curricula, il presidente della regione nominava l’ingegner MASCHERPA come direttore generale dell ‘ATERP.
Quindi ii 21 ottobre 2019 questi indiceva 12 concorsi per un totale di 57 posizioni tra dirigenti, funzionari e impiegati all’interno del suddetto ente pubblico. Dopo qualche giorno SCULCO informava il TESORIERE. L’aspetto interessante è legato al fatto che, già un anno prima, veniva indicata, come “papabile” per l’incarico direttore generale, la figura di MASCHERPA Ambrogio. Deve evidenziarsi che la auspicata accelerazione dei procedimenti di selezione del personale, che effettivamente trovava attuazione con il provvedimento con il quale veniva indetto il concorso pubblico per dirigenti, funzionari e impiegati, pareva non trovare uno sbocco. Infatti, il direttore generale e il dirigente del Settore V del Sesto Dipartimento della regione, in data 4 novembre 2019, invitavano il MASCHERPA a sospendere in autotutela la delibera per fornire dei chiarimenti.
Al di là degli esiti dell ‘attività, deve evidenziarsi come SCULCO abbia chiesto il 4 gennaio 2020 all’avvocato TESORIERE Francesco l’appoggio politico per la lista in cui era candidata la figlia e il governatore OLIVERIO (che poi avrebbe ritirato la sua candidatura). Va osservato però che di seguito il TESORIERE avrebbe appoggiato TALLINI Domenico, creando non poco disappunto nello SCULCO.
La polizia giudiziaria ha evidenziato inoltre che il MASCHERPA era una persona vicina ad
OLIVERIO, avendo lavorato presso la Provincia di Cosenza nel periodo in cui ii politico era stato presidente. Quindi, dopo che questi era transitato alla regione come governatore, nel 2016 l’OLIVERIO nominava MASCHERPA commissario straordinario dell ‘ATERP. Inoltre, in relazione alla possibile sua nomina quale direttore generale, il 25 luglio 2018
SANTILLI e DONATO si confrontavano, evidenziando che il MASCHERPA era un dirigente non di ruolo e quindi persona priva di requisiti. I due poi concordavano sul fatto che, essendo soggetto legato alla politica, con la giunta nuova sarebbe stato abbandonato. Tanto a dimostrazione del fatto che la presenza del MASCHERPA era servente ad interessi prettamente politici e, consequenzialmente, clientelari.
Il condizionamento sull’ATERP trovava ulteriore conferma in una serie di incarichi tecnici che venivano affidati a persone legate o comunque indicate da SCULCO. Infatti in una conversazione del 2I aprile 2018 si faceva riferimento a professionisti esterni in relazione a lavori di accatastamento di fabbricati dell’ATERP a Crotone. E infatti con provvedimento del commissario MASCHERPA del 8 febbraio 2018 venivano individuati 15 lotti di intervento per il menzionato accatastamento.
Il 1° settembre 2018 SCULCO e DEVONA facevano riferimento ulteriore a soggetti in particolare a LUMARE, SCALZI e GRECO che sarebbero stati chiamati da SANTILLI nonché anche al figlio di Aldo MEGNA. In particolare si evidenziava che il MEGNA, a differenza degli altri, avrebbe avuto l’incarico, circostanza questa documentalmente accertata. Per quanto riguarda gli altri tre, la polizia giudiziaria evidenziava che la mancata nomina era
evidentemente legata al fatto che i soggetti non erano iscritti nell’elenco dei professionisti
accreditati a lavorare per conto dell ‘ATERP, condizione questa necessaria per l’affidamento. Inoltre ulteriore dato era legato al fatto che, in una conversazione del 5 luglio 2019, tra
LARATTA Artemio, ARACRI Francesco e DEVONA Giancarlo si evidenziava che MEGNA Antonio era stato messo li da SCULCO e che comunque sia la lista dei 10 nominativi approvata in data 8 febbraio 2018 era composto da soggetti indicati sia da loro che da SCULCO. La polizia giudiziaria ha poi approfondito la figura relativa all ‘affidamento dell’incarico al geomelra MEGNA avvenuto il giorno 8 febbraio 2018 e ii 16 luglio 2019 in Catanzaro e Crotone
Inutile dire che forte era ii legame tra il MEGNA e SCULCO per come evincibile dal dato
intercettivo, in quanto questi avrebbe effettuato nel gennaio 2020 la campagna elettorale per conto di SCULCO Flora. Jnoltre questi si sarebbe candidato alle elezioni amministrative di settembre 2020 a Crotone venendo poi eletto consigliere comunale con la lista di SCULCO. Altro soggetto cooptato risulta essere CARVELLI Cesare, menzionato nella conversazione del 21 aprile 2018 tra DEVONA e SCULCO Vincenzo. Anche LARATTA Artemio, DEVONA Giancarlo e ARACR! Francesco ne parlavano nella conversazione del 5 luglio 2019.
Anche il CARVELL! con determina del 27 agosto 2018 otteneva l’incarico per la redazione
degli atti di aggiornamento catastale di alcuni immobili, da parte del SANTILLI. Quanto all’architetto De Marco Francesco, detta figura veniva imposta da DEVONA, come
risulta dalla conversazione del 5 luglio 2019, e da Domenico VULCANO (si consideri che
DEVONA e VULCANO precedentemente al conferimento dell’incarico, in data 27 agosto 2018, avevano contatti telefonici, a dimostrazione che de/la designazione non era casuale). Inoltre sempre nella conversazione del 5 luglio 2019 venivano menzionate le persone di
VIRELLI Giuseppe Luca, il quale risultava in rapporti amicali con Devona Giancarlo e di Lerose Michele, anche lui in contatto con Devona Giancarlo.
Per quanto non si possano allo stato profilare specifiche ipotesi criminose rispetto alle nomine dei soggetti de quibus, il suddetto materiale probatorio è importante per dimostrare come in enti pubblici, quale l’ATERP, figuravano soggetti graditi a personaggi politici, quali OLIVERIO Mario, DEVONA Giancarlo e SCULCO Vincenzo. E tutto questo permette di dare una chiave di lettura ai sistematici affidamenti diretti, sempre alle ditte gradite a questi centri di potere, per come ampiamente dimostrato nella parte de/la presente trattazione relativa agli appalti.
Non è un caso che figure chiave quali MASCHERPA, SANTILLI soggetti vicini ai suddetti personaggi politici, abbiano assecondato i desiderata degli imprenditori vicini a DEVONA e SCULCO.
Figure di raccordo tra ii De Vona e lo Sculco ed i vertici Aterp, sempre in termini funzionali per l’accaparramenti di risorse pubbliche da distribuire tra gli imprenditori di riferimento, sono risultati Mascherpa Ambrogio e Santilli Nicola, rispettivamente commissario straordinario e poi direttore generale ii primo, e dirigente de! servizio tecnico ii secondo.
Grazie alla loro preziosa e consapevole collaborazione, infatti, gli imprenditori graditi allo Sculco ed al De Vona (Laratta Artemio e Mazzei Giannetto), sono riusciti ad accaparrarsi anche le risorse dell’Aterp.
II condizionamento dell’ Aterp e l’interesse che per tale ente avevano palesato, oltre a De Vona e Sculco, anche lo stesso Oliverio, si ravvisano nel fatto che proprio ii Mascherpa era stato individuato quale figura chiave per la gestione degli affari e delle assegnazioni.
Risulta, infatti, che fin dal mese di aprile 2018 il Mascherpa si era incontrato con Oliverio per modulare le assunzioni clientelari da effettuarsi nella provincia di Crotone, per poi essere messo alla guida dell’ente nonostante non avesse i requisiti per ricoprire l’incarico di direttore generale.
Le successive conversazioni, come emerso nella trattazione dei singoli reati fine, inoltre, fornivano la dimostrazione che proprio grazie alla presenza de) Mascherpa e de! Santilli, l’ente veniva utilizzato per gli interessi di determinate imprese e, in particolare, di quelle riconducibili al Mazzei ed al Laratta che, come si ~ visto, riuscivano ad accaparrarsi gli appalti attraverso procedure di scelta del contraente precedentemente inquinate.
Un analogo “modus operandi” ha riguardato anche le vicissitudini attraverso le quali gli accoliti sono giunti al controllo dell’Asp di Crotone, condizionandone le nomine apicali al fine di incidere sugli appalti commissionati da detto ente indirizzando le risorse verso i soliti imprenditori di riferimento e, al contempo di trarre da tali affari clientelari, vantaggi elettorali in vista di elezioni regionali e comunali.
Per le posizioni degli altri pubblici ufficiali – Bennardo Francesco Salvatore, Mascherpa Ambrogio, Masciari Francesco e Santilli Nicola – il cui ruolo servente ~ risultato fondamentale nella commissione dei delitti fine, la misura interdittiva appare quella pi~ confacente alle esigenze cautelari, essendo sufficiente a tal fine che agli stessi venga inibito l’esercizio delle funzioni pubbliche utilizzate in maniera distorta e ripetutamente illecita.
Anche per i due imprenditori di riferimento, Mazzei Giovanni e Laratta Artemio misura cautelare idonea a impedire che reati dello stesso tipo di quelli per cui si procede possano essere reiterati, è quella interdittiva, considerato che tutte le condotte loro ascritte sono state realizzate proprio per tramite dell’abuso del ruolo imprenditoriale rivestito dagli indagati e che le stesse possono quindi essere astrattamente impedite inibendo entrambi dall’esercizio di tali funzioni.