Eni Rewind continua a rifiutarsi di portare fuori regione i rifiuti della bonifica industriale di Crotone. La società lo ha ribadito a chiare lettere oggi nel corso della visita agli ex stabilimenti del neo commissario straordinario Emilio Errigo, chiedendo la revoca del provvedimento autorizzativo unico regionale.
“Se la Regione non toglie la clausola del Paur, che ci obbliga a non smaltire i rifiuti della bonifica in Calabria, non possiamo iniziare gli scavi” ha detto ancora una volta l’ad di Eni Rewind, Paolo Grossi, confermando il rifiuto a farsi carico dei costi dello smaltimento di circa un milione di tonnellate di materiali fuori regione. Ed a proposto tre soluzioni che ipotizzano lo smaltimento dei residui della bonifica, quasi un milione di tonnellate tra rifiuti pericolosi, tenorm ed amianto, in Calabria.
La prima soluzione per i rifiuti con tenorm e amianto è quella di abbancarli nella discarica privata di Sovreco. La seconda, una nuova discarica in Calabria – non a Crotone ha precisato Grossi – per tutti i rifiuti oppure solo per il tenorm con amianto e il resto (pericolosi e solo amianto) in un’altra discarica a Crotone. La terza ed ultima proposta, che riposta indietro le lancette dell’orologio di oltre dieci anni, prevede la messa in sicurezza delle discariche a mare con tenorm e l’utilizzo della discarica di Sovreco per i rifiuti pericolosi.
"Non c'erano strumenti di primo soccorso in quella struttura e nessuno è intervenuto per salvarla, l’ho presa e stretta all’altezza dello stomaco e soffiato...