CROTONE: LA CITTÀ DEI FESTIVAL, MENTRE CI BRUCIANO I RIFIUTI E IL FUTURO
“Là dove tacciono le istituzioni, comincia la nostra inchiesta”
Il grande inganno ambiental-mediatico: tra balletti istituzionali, bugie elettorali e nuovi forni industriali. Cronaca di un tradimento politico annunciato.
Fonte: U’Ruccularu
IL GRANDE SPETTACOLO DELLA DISTRAZIONE DI MASSA
A Crotone ci stanno prendendo per stanchezza. Eventi, festival, luminarie, murales e dirette su Rai Uno. La ruota panoramica, la statua di Hera, il teatro riaperto, la “Crotone Summer” con Boomdabash, Elio e le Storie Tese, Carmen Consoli.
Tutto gratis, tutto appariscente, tutto puntualmente sponsorizzato anche da chi, dietro le quinte, sta facendo di questa città la cloaca autorizzata del Mezzogiorno.
Nel frattempo, il termovalorizzatore di Passovecchio si prepara a triplicare la sua capacità di incenerimento. Autorizzazione concessa senza una sola assemblea pubblica. Senza dibattiti. Senza comunicati. Solo carte firmate e silenzi tombali.
VOCE DEL VERBO SMENTIRSI
Eppure, il 6 giugno 2022, il sindaco Vincenzo Voce rilasciava una dichiarazione ufficiale sul sito del Comune di Crotone:
> “Abbiamo detto no a nuove discariche e al raddoppio delle esistenti. E così sarà.”
Lo potete leggere ancora qui, nero su bianco, prima che sparisca:
https://www.comune.crotone.it/…/Ser…/L/IT/IDPagina/12743
Peccato che mentre diceva “nessuna nuova discarica”, A2A otteneva l’ok per triplicare il trattamento dei rifiuti pericolosi.
E il Comune non solo non ha opposto resistenza, ma non ha nemmeno informato la cittadinanza. Nessuna comunicazione ufficiale.
Nessuna coerenza. Nessun rispetto.
CROTONE BRUCIA (E NON È SOLO UN MODO DI DIRE)
L’impianto di A2A, attualmente autorizzato per 300.000 tonnellate/anno di rifiuti speciali, potrà arrivare a 900.000.
Significa camion da tutta Italia, liquami industriali, fanghi, scarti ospedalieri, residui tossici.
Tutto autorizzato sotto la voce “recupero energetico”.
L’adeguamento del porto, già in corso, servirà allo sbarco diretto via mare.
Da Civitavecchia, da Taranto, da chissà dove.
(Cosa credevate?! Che era davvero come diceva l’assessora al turismo? Per le navi da crociera?)
A2A parla di “tecnologie avanzate”, ma la verità è che Crotone diventa la ciminiera invisibile del Sud.
E INTANTO LA BONIFICA DEL SIN? PROMESSA DA CAMPAGNA ELETTORALE
Lo chiamano sviluppo, è speculazione travestita
La Regione sostiene i festival.
La Provincia finanzia rassegne.
Il Comune fa selfie ai murales.
E la Milanesiana, la kermesse culturale firmata Elisabetta Sgarbi (sorella di Vittorio), ha fatto tappa proprio qui, sponsorizzata da A2A(che non si dica che solo ENI fa greenwhasing qui a Kroton!)
Cultura pagata da chi ci riempie di rifiuti. La bellezza per nascondere la puzza.
MAPPA DELL’ORRORE INDUSTRIALE:
Ecco cosa abbiamo già, prima dell’adeguamento:
DISCARICHE SOVRECO: pericolosi e non.
CENTRALE A BIOMASSE DI CROTONE: 300.000 tonnellate annue.
BIOMASSE ITALIA A STRONGOLI: 450.000 tonnellate.
TURBOGAS DI SCANDALE, PIÙ IMPIANTI EOLICI E FOTOVOLTAICI.
IN ARRIVO: discarica Giammiglione, deposito GNL Ionio Fuel.
Crotone è satura, compromessa per sempre, sotto attacco ambientale permanente.
Nel frattempo, una interrogazione sull’operato di A2A giace senza risposta da mesi. Ora verrà ripresentata. Ma il punto è chiaro: chi tace, acconsente. E chi acconsente, complice è.
NON È PIÙ TEMPO DI DELEGARE
Abbiamo celebrato la Madonna di Capocolonna, riempito le strade, acceso i fuochi. Ma ora è il tempo del fuoco civile. Quello che illumina la verità.
Il popolo crotonese non è una comparsa nella narrazione folkloristica di chi amministra col sorriso e firma nell’ombra.
O si sceglie la salute, o si sceglie il profitto tossico.
O si sta con la bonifica, o con chi ci ha svenduto.
Non possiamo più lamentarci e poi restare fermi.
E ai giovani, rimasti in pochi, diciamo la verità: SCAPPATE
Chi è rimasto a Crotone, chi ancora crede nel suo mare, nella sua storia millenaria, nell’eco della Scuola Pitagorica e nelle potenzialità del turismo archeologico, deve purtroppo aprire gli occhi.
LA VERITÀ È BRUTALE: questa città non sarà mai più quella che ci raccontano nei depliant promozionali.
Qui non ci sarà rigenerazione urbana, né turismo sostenibile, né rilancio culturale. Crotone è destinata – per scelta politica e speculativa – a diventare un distretto energetico-industriale.
Un’area di sacrificio per lo smaltimento dei rifiuti d’Italia dove si punta su inceneritori, discariche, biomasse, GNL e logistica industriale.
Non sulla bellezza, sulla qualità della vita, sull’abitare o sull’accogliere.
L’archeologia è relegata a musei virtuali e plastici inutili in parchi e castelli di vassalli, valvassini e valvassori.
Intanto si svende il territorio reale ai padroni del fuoco e della monnezza.
E ALLORA, GIOVANI CROTONESI:
non aspettate che vi ammalino anche il futuro.
Fuggite finché potete, finché non vi resta solo la ruggine nei polmoni e la rabbia in gola.
Perché se restate, rischiate di dover spiegare ai vostri figli perché abbiamo taciuto, perché abbiamo applaudito i concerti mentre ci scavavano la fossa ambientale.
E chi oggi governa, amministratori e complici muti, un giorno dovranno rendere conto. Non solo alle urne, ma alla storia. Alla nostra.
Per chi non vuole morire respirando fumo e promesse tossiche.









