Sanità pubblica sempre più inaccessibile. E’ la denuncia (l’ennesima) di un gruppo di associazioni di Crotone che pongono questa volta l’accento sui disagi che gli utenti sono costretti a sopportare anche con il nuovo sistema di prenotazione regionale, con conseguente migrazione verso le strutture private.
A parere delle scriventi, “questo dimostra non solo come il Cup regionale, applicato a realtà come quella della nostra provincia, dotata di un unico presidio ospedaliero e di una rete territoriale inadeguata, sia fallimentare nel garantire servizi o ridurre liste di attesa, ma anche che esso risulta efficace soprattutto per spostare tali servizi alla sanità privata. Questo – rimarcano nella nota – con buona pace del nostro presidente Occhiuto”.In calce al documento la firma di: Codici Calabria, Arci Crotone Aps, Associazione thalassemici, Vivere sorridendo, Associazione Maslow, Movimento famiglie autismo, Cittadinanzattiva -Tribunale per i diritti del malato, Legacoop, Arci ‘Gli spalatori di nuvole’ Aps, Terra e libertà, Arci ‘Il Barrio’ Aps, Movimento per la difesa dei diritti dei cittadini, Paideia, Gruppo archeologico krotoniate, Italia Nostra.









