CROTONE – Lo credevano colpevole di aver commesso un furto nei loro confronti e volevano che li ripagasse con somme di denaro e mettendosi a loro disposizione per spacciare. Per questo il 28 novembre del 2024 lo avevano prima aggredito, poi messo in macchina e portato in un’abitazione dove continuavano a picchiarlo chiedendogli soldi e gioielli. Protagonisti della brutale aggressione e del rapimento sarebbero sette crotonesi, cinque dei quali, sono stati arrestati lunedì 17 febbraio gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Crotone a conclusione di una indagine complessa.
In carcere, in esecuzione di un’ordinanza del gip distrettuale presso il Tribunale di Catanzaro, sono finiti Luciano Gallo, 51 anni, Fabrizio Gallo, 53 anni, Gregorio Laudari, 27 anni, Salvatore Laudari, 28 anni, e Francesco Pupa 29 anni.
Altri due, Gianfranco e Francesco Gallo, pluripregiudicati, erano stati arrestati in flagranza di reato proprio il 28 novembre a seguito dell’intervento di una pattuglia della Squadra volanti nel quartiere Lampanaro.
I poliziotti erano stati allertati da una segnalazione giunta alla sala operativa che parlava di una persona che veniva malmenata.
Gli agenti intervenuti hanno fermato prima Francesco Gallo che si stava dando alla fuga e poi, salendo nello stabile dal quale provenivano le urla della vittima, hanno arrestato anche Gianfranco Gallo nell’appartamento nel quale c’era un ragazzo, D.C. 20 anni di Crotone, legato ad un sedia con numerose ferite al volto ed al corpo.
Da quell’arresto è scattata l’indagine per identificare anche le altre persone che, secondo quanto raccontato dalla vittima, lo avevano sequestrato e picchiato a sangue causandogli fratture alle gambe e ferite. La vittima, ha raccontato alla polizia, di essere stato fatto scendere dalla casa della fidanzata con l’inganno e subito immobilizzato e picchiato (anche con l’uso di un casco), poi è stato messo in un’auto e portato in un’abitazione.
Dopo un tentativo di fuga non riuscito, la vittima ha raccontato di essere stata nuovamente percossa e minacciata con un’ascia. Visto che urlava il ragazzo è stato rimesso in auto e portato in una casa a Lampanaro dove è stato legato ad una sedia, mentre i suoi aguzzini si accanivano colpendolo con un martello in viso ed alle ginocchia. Gli aggressori gli avrebbero quindi chiesto soldi e la disponibilità a spacciare per loro. La vittima, in un momento di lucidità, ha chiesto di dargli il telefono per chiamare chi doveva portare i soldi. In quel frangente è riuscito a mandare un sms ad un amico per chiedere aiuto indicando il luogo. Poco dopo è arrivata la polizia.
Dopo i primi due arresti la Squadra Mobile, coordinata dalla Dda competente per il reato di sequestro di persona, ha approfondito la vicenda e, sia con la consultazione delle immagini di videosorveglianza che con l’intervento della Polizia scientifica, ha ritrovato una serie di prove che coinvolgevano anche Luciano Gallo, Gregorio e Salvatore Laudari e Pupa. Le prove raccolte hanno convinto il gip ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita lunedì 17 febbraio. All’operazione, nel quartiere Lampanaro, hanno partecipato 100 agenti tra Squadra mobile, Reparto prevenzione crimine e Reparto mobile di Reggio Calabria oltre a unità cinofile. Fonte: Il Crotonese