Crotone, operazione Krimata: i nomi delle 6 persone colpite da misure cautelari

Associazione per delinquere di matrice ‘ndranghetista, associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di frode fiscale, riciclaggio, impiego di utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, nonchè ai reati di usura ed estorsione. Con queste accuse il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza ha dato esecuzione, a Crotone ed Isola di Capo Rizzuto, a un’ordinanza di misure cautelari di natura personale (rispettivamente della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’interdittiva all’esercizio della professione) – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro – nei confronti di sei persone. Il personaggio eccellente è Mario Esposito, che non è proprio un boss ma appena un gradino sotto nelle gerarchie del clan Arena-Nicoscia. Ma anche il commercialista Francesco Quattromani  è un personaggio molto conosciuto a Crotone così come il suo collega Andrea Valenti e soprattutto Lorenzo Marrelli (posto ai domiciliari), che fa parte della nota famiglia operante nella sanità privata. L’operazione è stata denominata “Krimata”.

Tra le società coinvolte nel meccanismo c’è la Iuledil, amministrata da Mario Esposito. La frode ed il riciclaggio sarebbero avvenute utilizzando anche altre aziende edili, i cui titolari sono Antonio Franco e Antonio Costantino, e l’ausilio dei due commercialisti Quattromani e Valenti. Le attività illecite sarebbero iniziate già quando era amministratore del gruppo il medico Massimo Marrelli (poi deceduto in un incidente durante lavori edili nella sua tenuta) e proseguite poi da Lorenzo Marrelli che è subentrato nella guida del gruppo che ha interessi nella sanità, nel settore agricolo e in quello dell’editoria tv.

I nomi dei destinatari delle misure cautelari

Mario Esposito (in carcere)
Lorenzo Marrelli (ai domiciliari)
Francesco Quattromani e Andrea Valenti (divieto temporaneo di esercizio della professione)
Antonio Costantino e Antonio Franco (obbligo di dimora)