Crotone. Quando Sculco e Ferdinando Aiello “palleggiavano” i Marrelli per favorire il gruppo iGreco

C’è un bel pezzo di sanità nei brogliacci dell’inchiesta Glicine Acherone della Dda di Catanzaro, quella che ha come personaggio centrale Enzo Sculco, per decenni padrone della politica a Crotone e provincia.

“… La sua figura – si legge nelle richieste del pm – si è venuta a stagliare nel corso della captazione delle utenze in uso a MARRELLI Massimo, deceduto nel 2019, imprenditore nel settore della sanità privata con cliniche nel comune di Crotone.

Deve osservarsi che il MARRELLI, con le sue attività e il folto numero di persone alle sue dipendenze, richiamava l’interesse dello SCULCO il quale, sin dalle prime battute, si rendeva disponibile, prefigurandosi i ritorni in chiave occupazionale ed elettorale che sarebbero scaturiti dalla messa in funzione a pieno regime dell’ospedale “privato” “MARRELLI Hospital”. Ritorno elettorale che avrebbe recato vantaggi e il largo consenso sociale ma soprattutto elettorale che si sarebbe determinato in favore della figlia Flora, candidata alla Regione.

SCULCO Vincenzo e la figlia Flora, per dare impulso alla causa in favore di MARRELLI, concertavano di sferrare un attacco mediatico alla Regione Calabria, attivando a tal fine il sindaco di Crotone Ugo PUGLIESE “espressione” diretta di Vincenzo SCULCO, di tutta l’attività politica del comune. Analogamente per la Provincia di Crotone SCULCO poteva contare sulla disponibilità di Nicodemo PARRILLA, incidendo con forte determinazione sulle scelte dell’elettorato attivo chiamato a esprimere la propria preferenza alle Provinciali crotonesi del 2017.
Questo perché i MARRELLI rivendicavano cospicue somme nei budget previsionali per le prestazioni convenzionate in campo sanitario.

IL MATERIALE PROBATORIO
MARRELLI Massimo e STASI Antonella (moglie di Marrelli e già vicepresidente della Regione Calabria ai tempi di Scopelliti) cercavano sponde per perorare i loro interessi.
Come emerso dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, SCULCO riusciva ad avvicinare URBANI Andrea (all’epoca sub-commissario alla sanità calabrese) per mezzo dell’allora deputato del Pd AIELLO Ferdinando, riuscendo a carpire la promessa da parte di Andrea URBANI, di un suo interesse verso la vicenda della struttura sanitaria dei MARRELLI. 

Nelle interlocuzioni intrattenute tra STASI Antonella, MARRELLI Massimo e SCULCO Vincenzo, emerge l’avvenuta “attivazione” dell’onorevole AIELLO da parte di SCULCO Vincenzo per far leva sul commissario URBANI per il fine sopra descritto.

È possibile far risalire il primo intervento dello SCULCO alla data del 06.12.2016.
Infatti, in quella data, la STASI ragguagliava con un SMS Enzo SCULCO sulla situazione e lanciava allo stesso tempo l’allarme sulla mancanza di un riscontro positivo.
Il giorno successivo lo SCULCO telefonava alla STASI informandola che stava facendo preparare una lettera da Ugo PUGLIESE (sindaco di Crotone) per perorare la causa dei MARRELLI con gli allora Commissari alla Sanità (Massimo SCURA e Andrea URBANI).

SCULCO consigliava quindi di percorrere due strade: per prima cosa di rivolgersi ai sindacati per animare la questione e supportare con la massa le formali lamentele sia del sindaco di Crotone Ugo PUGLIESE sia del Consigliere Regionale, SCULCO Flora; come seconda soluzione, da politico navigato, le consigliava di non far intervenire nessun altro politico per mantenere la “primigenia” della risoluzione del problema e, con la frase qui di seguito riportata, faceva intendere che URBANI era da considerare a loro disposizione e che era in grado di coinvolgerlo in maniera riservata e diretta attraverso uno “specifico intervento” (attraverso l’on. AIELLO n.d.r.), alludendo a un intervento di natura politica: “…. a nostra disposizione in questo momento … noi possiamo … promuovere … con Urbani … uno specifico intervento … “.

SCULCO era passato dalle parole ai fatti, facendo predisporre fa lettera dal sindaco PUGLIESE indirizzata ai commissari SCURA e URBANI e per conoscenza al Prefetto, per perorare la giusta definizione del problema budget della “Marrelli Health”. SCULCO inviava, per un esame preventivo, la lettera a firma del PUGLIESE alla STASI per incassare la sua pre-approvazione sul contenuto della stessa.
SCULCO, quindi, in data 13 dicembre 2016, diceva alla STASI che erano intervenuti su
URBANI anche da Roma, volendo intendere che era stata attivata una terza persona, grazie alla quale URBANI si era reso disponibile ad incontrare da solo il sindaco di Crotone Ugo PUGLIESE.

L’ottimismo di SCULCO veniva però subito ridimensionato dall’esito della riunione
tenutasi il 14.12.2016.

Nella conversazione che segue, SCULCO faceva presente dell’imminente passaggio dell’onorevole AIELLO presso l’ufficio commissariale di URBANI a Catanzaro, rinfrancando la donna dopo l’incontro avuto nel pomeriggio dello stesso giorno con MARRELLI Massimo.
La PG ha evidenziato che l’utenza con la quale tale Danilo contattava la
STASI risultava essere intestata ad ALOE Danilo, nato a Rogliano (CS) ed ivi residente. Anche l’allora deputato AIELLO Ferdinando è originario di Rogliano (CS).

Quindi in data 16 dicembre 2018 SCULCO parlava con la STASI e le riferiva di avere parlato con AIELLO in ordine ai budget sanitari.
In sostanza, secondo quanto riferitogli da AIELLO, le ASP avrebbero potuto riconoscere un budget diverso. Quindi lo SCULCO metteva in risalto gli sforzi profusi da AIELLO per consentire un trattamento di favore per i MARRELLI.
La sintesi di quanto discusso da SCULCO e dalla STASI proveniva dalla telefonata tra i coniugi MARRELLI intercettata subito dopo.
La STASI comunicava al marito che era stata contattata dallo SCULCO che le aveva riferito che stavano interloquendo con quel “porco” dì Catanzaro (riferito a URBANI). La STASI continuava dicendo che terze persone (AIELLO n.d.r.) stavano pressando URBANI (“vista la situazione vedi che cosa puoi fare, vedi come ti puoi gestire, non vogliamo problemi sul territorio .. ..”) e che questi avrebbe detto che al massimo potevano arrivare a 7 milioni di euro per entrambe le strutture.

MARRELLI rispondeva negativamente e la STASI replicava affermando di aver già spiegato tutto al suo interlocutore, aggiungendo poi che ENZO (SCULCO, ndr) voleva sapere quanto fosse il budget di CALABRODENTAL, per capire quanto restasse al MARRELU HOSPITAL. La STASI aggiungeva che un piccolo passo in avanti era stato fatto e MARRELLI affermava che questa era la dimostrazione che tutto era discrezionale. MARRELLI asseriva che questi dovevano sedersi a un tavolo e parlare di programmi e non di regalie e la moglie concludeva dicendo che questi (i due commissari, n.d.r.) non vedevano l’ora di tornarsene
a casa loro.

SCULCO avrebbe poi confermato anche in data 10.01.2017, sempre parlando con la STASI, l’intervento a loro favore da parte dell’on. AIELLO Ferdinando. MARRELLI Massimo, una volta appreso dell’esito negativo della riunione tenutasi nella mattinata del 14.12.2016 con i commissari, si era rivolto a SCULCO Enzo incontrandolo per chiedergli di contattare e/o intercedere con l’On. AIELLO Ferdinando, confermando in questo modo l’autorevolezza e le forti aspettative che aveva sul conto dell’onorevole. Lo SCULCO immediatamente si attivava e infatti, per come riferito dallo stesso, l’On. AIELLO in giornata era tornato in Calabria per recarsi all’incontro con il commissario URBANI.

La conferma che SCULCO si era rivolto all’onorevole Ferdinando AIELLO per perorare la
causa dei MARRELLI proviene, a pochi giorni di distanza dal 14.12.2016, dalla conversazione telefonica tra MARRELLI Massimo e AUDIA Salvatore, durante la quale Massimo MARRELLI si lamentava della disparità di trattamento tra il budget a lui assegnato e quello che invece sarebbe stato assegnato alle strutture sanitarie riferibili al gruppo “iGreco” di Cariati.

Tra le altre cose, MARRELLI raccontava dell’esistenza di una parentela tra Ferdinando AIELLO e i GRECO, definendoli cugini e del fatto che SCULCO non avrebbe mai logorato il rapporto con Ferdinando AIELLO in vista delle future elezioni regionali.

Sostanzialmente MARRELLI diffidava, a differenza della STASI, di un effettivo intervento
di SCULCO a suo favore in quanto politicamente contiguo ad AIELLO e all’on. CARBONE Ernesto detto ciaone (entrambi del PD), entrambi vicini al gruppo antagonista sulla sanità privata calabrese de iGRECO
Deve osservarsi che non appena iniziata l’attività intercettiva su SCULCO che, da quanto
riferito ai MARRELLI, si sentiva con AIELLO, emergeva che il primo provava a contattare l’utenza intestata al politico, senza però riuscire più a interloquire con questi, che, senza alcuna apparente ragione, pareva avere troncato i contatti, non rispondendo alle chiamate vocali né agli sms che SCULCO inviava, salvo rispondere ad un solo messaggio di auguri in data 31.12.2016.

Dopo la notizia dell’importo del budget assegnato alla struttura sanitaria del Massimo
MARRELLI, nettamente inferiore a quello deliberato a favore della famiglia GRECO di Cosenza, il medico di Crotone palesava forti dubbi sul reale interessamento della famiglia SCULCO e, in generale, dei politici crotonesi, per risolvere la problematica.

L’interesse verso iGRECO, da parte di Enzo SCULCO, sarebbe stato sospinto, per come
sostenuto da MARRELLI Massimo, anche dalla vicinanza degli SCULCO all’onorevole Ferdinando AIELLO, cugino proprio dei GRECO di Cariati (CS).
MARRELLI Massimo si lamentava dell’operato dei due Commissari Straordinari “ad acta”, nominati per il risanamento della Sanità calabrese, URBANI Andrea e SCURA Massimo, i quali avevano smontato le aspettative dei MARRELLI fissando il budget per le loro strutture a complessivi 5,8 milioni di euro contro i 20 milioni di euro stabiliti per i GRECO di Cariati (CS).

MARRELLI premeva per l’istituzione, presso il Ministero, di un tavolo di concertazione presieduto da persone a loro favorevoli.
Per tale ragione, oltre ad aver interessato le figure sopra citate, si era rivolto ad altri
soggetti istituzionali, sia a livello regionale che nazionale, come Franco PACENZA, delegato
del Presidente OLIVERIO in materia sanitaria e, nelle intenzioni, all’onorevole Dorina
BIANCHI, Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il tramite del “facilitatore” DEVONA Giancarlo, cugino di DEVONA Andrea.

DEVONA Giancarlo, su input del cugino DEVONA Andrea (in costante contatto e confidenza col Dott. MARRELLI) faceva da mediatore con PACENZA, che avrebbe dovuto far interessare, a sua volta, FATARELLA (all’epoca direttore generale del Dipartimento Sanità della Regione Calabria), per integrare ulteriormente il budget assegnato (ritenuto
insufficiente dal MARRELLI per il funzionamento delle attività accreditate a lui riconducibili), facendo leva sempre sul commissario URBANI).

Anche STASI Antonella in data 31.01.2017 e nei giorni successivi cercava di contattare il
Direttore Generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria – FATARELLA Riccardo.
Quest’ultimo le rispondeva con un sms in data 02.02.2017 rassicurandola di aver scritto e rivisto lui stesso il nuovo DCA (Decreto del Commissario ad Acta) e che il giorno successivo lo avrebbe sottoposto alla firma dei commissari (SCURA e URBANI).
Le successive conversazioni dimostrano come i MARRELLI abbiano in tutti i modi cercato
sponde per l’ottenimento dei loro desiderata. In particolare, la STASI si sentiva con PACENZA Franco il 6 febbraio 2017, chiedendogli notizie in merito. In pari data FATARELLA informava la STASI di aver parlato a lungo con URBANI in merito ad un decreto da predisporre e poi ancora nei giorni successivi, delle iniziative intraprese per la risoluzione dei problemi connessi alla firma, da parte dei commissari SCURA e URBANI, del nuovo decreto relativo all’aumento del budget per le strutture sanitarie dei MARRELLI.

La STASI nuovamente contattava in data 10.2.2017 il FATARELLA chiedendo notizie in merito alla situazione del decreto.
La polizia giudiziaria ha poi indicato una serie di conversazioni tra il subcommissario Urbani
Andrea e FATARELLA Riccardo, in ordine alla situazione dei MARRELLI…

Considerazioni
Queste prime tracce intercettive consentono di mettere in evidenza un primo scenario.
Segnatamente l’intreccio di interessi tra il mondo dell’imprenditoria, con particolare riguardo all’universo della sanità privata, e la politica.
In particolare/ quel che rileva è che l/interesse dei gruppi imprenditoriali – che si occupano
di erogare servizi sanitari in convenzione con le locali ASP, sfruttando lo sfacelo in cui versa la sanità pubblica calabrese- è quello di ricorrere ad appoggi politici per potere rientrare nei budget delle prestazioni convenzionate, così da erogare servizi soggetti a rimborso da parte della Regione.
E in questo contesto risalta la figura di SCULCO Vincenzo.
Infatti, la famiglia MARRELLI si sarebbe affidata a SCULCO Vincenzo per fare sì che le loro
cliniche potessero beneficiare, nel quadro previsionale della ripartizione delle spese rimborsabili per come elaborata dal Commissario straordinario, che gestiva gli aspetti contabili della sanità calabrese, di un budget consistente. E infatti questi mostrava di attivarsi, contattando pubblici amministratori e, anche in ragione della sussistenza del commissariamento da parte dello Stato, esponenti politici nazionali. In questo contesto rilevano le sue interlocuzioni, carpite de relato (quindi come tali pienamente utilizzabili), con l’allora deputato AIELLO Ferdinando, per cercare di intercedere con esponenti di caratura nazionale.

AIELLO il quale, peraltro, per come evidenziavano i MARRELLI, in quanto cugino degli imprenditori GRECO di Cariati, titolari anch’essi di cliniche convenzionate, avrebbe fatto credere a SCULCO di assecondare i desiderata dei MARRELLI medesimi, dovendo nel contempo, salvaguardare gli interessi dei propri congiunti.

In ogni caso, al di là della efficacia della operazione di lobbying, quel che rileva è la figura
di SCULCO che veniva subito individuato come volano per entrare nei meccanismi amministrativi, ispirati a logiche discrezionali, per ottenere un tornaconto di rilievo economico.
E in questa fase di interesse è anche l’attività spiegata da DEVONA Giancarlo, politico del
PD Crotonese, all’epoca segretario particolare dell’allora Governatore OLIVERIO Mario, anch’egli impegnato a tutelare gli interessi del gruppo MARRELLI, dove peraltro lavorava il cugino DEVONA Andrea.
Si vedrà, nel prosieguo della trattazione, come forte sia il ruolo spiegato da SCULCO e DEVONA, che risulteranno essere soggetti fondamentali nel distorto funzionamento della pubblica amministrazione, letteralmente piegata a logiche affaristiche, elettorali e clientelari….”.