Crotone tra selfie e manifesti abusivi: Voce sponsor, Ferrari tappezziere

Crotone tra selfie e manifesti abusivi: Voce sponsor, Ferrari tappezziere

Fonte: U’Ruccularu 

LA CITTÀ RIDOTTA A PASSERELLA ELETTORALE
A Crotone ormai non si amministra: si posa.
Il sindaco Voce spunta ovunque – inaugurazioni, concerti, sagre, con tanto di pacche sulle spalle a Occhiuto e Ferrari – ma intanto la città reale affoga tra rifiuti per strada, fogne mai sistemate e un lungomare che resta appiccicoso sotto i piedi come una trappola.
La logica è semplice: più foto, meno fatti. Mentre si sbandierano eventi “straordinari”, nessuno muove un dito per chiedere finanziamenti su fognature e tubi dell’acqua. E la bonifica? Due teli messi alla buona nella città del vento: roba che fa ridere se non facesse piangere.
Le regole? Valgono solo per i cittadini. Perché quando a tappezzare i muri è il candidato amico Ferrari, allora tutto si può. Ma la legge è chiara: anche sui terreni privati si rispettano le norme del Comune. Eppure qui il Comune sembra proprietà privata del sindaco, gestita a colpi di arroganza e presenzialismo.

REGIONALI NEL CAOS: FERRARI SOTTO ACCUSA PER MANIFESTI ABUSIVI
Mentre la città si piega tra sporcizia e incuria, la campagna elettorale intanto si infiamma. Al centro delle polemiche c’è Sergio Ferrari, candidato di Forza Italia e coccolato dal sindaco Voce. A far discutere non sono i suoi programmi, ma i manifesti abusivi piazzati ovunque: su strade extraurbane, piazze cittadine, persino vicino a spazi di pregio.
I cittadini hanno documentato le affissioni illegali e le foto corrono sui social. Indignazione, proteste, richieste di chiarimento. Ma da Ferrari nessuna risposta: solo sorrisi a favore di telecamera e promesse di trasparenza. Le stesse promesse che cozzano con la realtà di cartelloni piazzati senza permesso, in barba alle regole e al decoro urbano.
Numerose associazioni hanno chiesto una presa di posizione netta dal Comune, ricordando che le affissioni abusive non sono un dettaglio tecnico, ma una questione di legalità ed etica pubblica. Perché se un candidato comincia la sua carriera politica ignorando le regole, quale garanzia può dare quando si tratterà di governare?
Gli esperti lo dicono chiaro: la campagna si gioca sull’immagine, e questa scivolata potrebbe costargli cara, soprattutto con i giovani elettori sensibili a legalità e ambiente. Ma Ferrari, intanto, continua il suo tour per la provincia, parlando di sostenibilità e inclusione mentre i suoi manifesti tappezzano i muri abusivamente.

VOCE, FERRARI E LA CITTÀ USATA COME PASSERELLA
Il nodo vero, però, resta questo: la città è trattata come passerella elettorale. Le regole valgono solo per chi non conta. Chi governa, invece, può permettersi l’abuso, l’arroganza e il sopruso, con la complicità di un sindaco che si presta a fare da sponsor politico.
Per anni si è criticato il “sistema Sculco”. Oggi Voce lo ha superato: più spot, più social, più arroganza. Ma zero cantieri veri, zero manutenzione, zero futuro.
Crotone non ha bisogno di un influencer con fascia tricolore. Ha bisogno di amministratori che rispettino le regole e investano sul serio in pulizia, infrastrutture, bonifica e sicurezza.
Non di sorrisi da cartellone, né di un sindaco che si comporta da promoter elettorale.
Perché le campagne passano, ma la città resta. E a Crotone, purtroppo, resta sporca, trascurata e abbandonata.